L’assessore Scoccimarro: “Il mercato si sta orientando su nuovi veicoli, i modelli di consumo sono cambiati e la pandemia ha stravolto le abitudini di trasporto: ormai è necessario rivedere la norma sui carburanti del 2010”
UDINE. “Il mercato si sta orientando su nuovi veicoli, i modelli di consumo sono cambiati e la pandemia ha stravolto le abitudini di trasporto: ormai è necessario rivedere la norma sui carburanti del 2010”.
Così l’assessore alla Difesa dell’ambiente, all’energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, è intervenuto alla seduta del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, esteso alla IV Commissione permanente del Consiglio regionale, indicando l’intenzione della Giunta regionale di porre mano alla disciplina regionale sullo sconto carburanti.
“Il provvedimento è stato utile e il pronunciamento della Corte di giustizia europea nel 2021 che ne ha confermato anche la legittimità ci conforta; ma una valutazione sulla legge in vigore va fatta, perché risulta datata” ha dichiarato Scoccimarro.
L’assessore ha ricordato come “per monitorare meglio l’andamento dei prezzi e l’impatto della norma sul mercato abbiamo ridotto da tre a un mese la cadenza della delibera della Giunta che determina lo sconto e il super sconto voluto per limitare ancor più il fenomeno del “turismo del pieno” che porta i nostri cittadini a rifornirsi oltre confine”.
Il Comitato era chiamato a valutare la relazione prevista dalla clausola valutativa della legge 14/2010 che è stata illustrata dal direttore del servizio Energia della Regione.
Come noto, i privati residenti in Friuli Venezia Giulia e intestatari o usufruttuari di un mezzo registrato in regione hanno beneficiato, per ogni litro di carburante acquistato, di un contributo di 21 centesimi per la benzina e 14 centesimi per il gasolio in Area 1, e di 14 centesimi per la benzina e 9 per il gasolio in Area 2. Questo fino ad agosto 2020; da settembre in Area 1 è stato introdotto anche un super sconto, che innalza il contributo a 29 centesimi per la benzina e 20 per il gasolio.
Inoltre, i contributi vengono aumentati di ulteriori 5 centesimi al litro per gli autoveicoli ibridi.
Per accedere ai benefici è necessario esibire la tessera carburanti che viene rilasciata dalle Camere di commercio. Ad oggi risultano emesse 663.252 tessere in tutta la regione.
La relazione è riferita ai dati 2019 ed evidenzia una tendenziale diminuzione dei consumi di benzina, sia di quelli totali che di quelli agevolati (che rappresentano circa i due terzi del totale), con un aumento solo dei consumi di benzina venduta a prezzo pieno. Sono invece in aumento i consumi di gasolio, sia a prezzo pieno che agevolato. In particolare nel 2019 sono stati venduti 236,6 milioni di litri di benzina super senza piombo (erano oltre 268 milioni nel 2012) e 360,6 milioni di litri di gasolio (erano 295 milioni nel 2012). Di conseguenza, i contributi regionali erogati ammontano a 26,8 milioni di euro complessivi per la benzina (di cui 10,1 milioni in Area 2 e 16,7 milioni in Area 1) in calo del 12,4 per cento rispetto al 2016; ammontano a 13,2 milioni di euro i contributi erogati sul gasolio (di cui 5,6 milioni in Area 2 e 7,5 milioni in Area 1) in crescita del 6,7 per cento rispetto al 2016.
Un titolare di tessera regionale risparmia mediamente 59,96 euro all’anno sul rifornimento di benzina, e 60,76 euro l’anno sul gasolio.
L’ipotesi di una modifica della norma che preveda criteri di distinzione del contributo in base al reddito, a fronte di una dichiarazione Isee, ha lasciato perplesso l’assessore secondo il quale “se oggi inserissimo un Isee penalizzeremmo le fasce più basse. Si può intervenire sulle classi sociali, ma non credo sia un vantaggio; la riduzione universale del costo del pieno garantisce per intero alla Regione le accise di ritorno, imprime un vantaggio alla nostra economia e consente di inquinare meno”.
Fonte messaggeroveneto.it