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Total nel mirino, usa troppo olio di palma

In Francia, per la prima volta, un tribunale amministrativo ha stabilito l’obbligo per un’impresa di tenere conto degli impatti climatici generati dalla produzione di materie prime. In particolare, Total, per l’impianto di La Mède dovrà verificare lo studio di impatto ambientale perchè la componente sul clima è stata ritenuta insufficiente. I giudici del tribunale amministrativo di Marsiglia hanno dato nove mesi al prefetto di Bouches-du-Rhône per rivedere l’autorizzazione a Total per la gestione della bioraffineria di La Mède, a Martigues. Nel frattempo il sito continuerà a lavorare.

Riconvertita nel 2015, La Mède è oggi uno degli impianti più importanti d’Europa per la produzione di biocarburanti con una capacità di 500 mila tonnellate di biodiesel. Ha permesso di rendere green la produzione di Total, ma ha fatto aumentare del 60% le importazioni di olio di palma in Francia e del 20% in Europa, provocando la reazione di sei associazioni di difesa dell’ambiente (Greenpeace Francia, Amici della terra, la Lega di protezione degli uccelli, Francia natura ambiente (Fne) e le prioprie sezioni di Bouches-du-Rhône e di Provenza-Alpi-Costa Azzurra) che hanno chiesto l’annullamento dell’autorizzazione per la gestione di La Mède.

Il ricorso all’olio di palma e ai suoi derivati, secondo i giudici amministrativi, è nocivo per il clima e la biodiversità in ragione di un rischio riconosciuto di cambiamento indiretto della destinazione dei terreni, generando deforestazione e emissioni di gas serra quali che siano le condizioni e i luoghi nei quali questi composti oleosi vengono prodotti. Greenpeace ha stimato che in conseguenza della deforestazione provocata in Indonesia, il funzionamento del La Mède potrebbe emettere 1,5 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti a tre trimestri di emissioni di gas serra della città di Marsiglia.

Fonte italiaoggi.it – Articolo di Ettore Bianchi

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