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Raid alla stazione di servizio: mazzate contro il distributore, il ladro si taglia braccia e gambe.

MARGHERA – Prima il Covid ora i furti. «Stiamo lavorando tutti i santi giorni per lasciarci alle spalle il lockdown, e per ricominciare stiamo anche investendo. E poi succedono queste cose che ti fiaccano non solo economicamente ma soprattutto moralmente». Marco Mazzolin, di anni ne ha 53, e dal 1997 – dal 1. luglio come ricorda – con il fratello gestisce la stazione di servizio Ip di via Fratelli Bandiera a Marghera. All’alba di domenica, poco prima della 4 è stato svegliato dall’allarme che se non altro ha sventato l’ennesimo raid. Ma i danni provocati sono ingenti e la rabbia tanta. La vetrina del chiosco appena rimesso a nuovo è stata presa a mazzate da uno sconosciuto che è persino riuscito a entrare attraverso il buco per poi scappare quasi subito non appena è entrata in funzione la sirena. «Si è tagliato braccia e gambe e ci sono diverse tracce di sangue. Ai carabinieri ho consegnato il filmato registrato delle telecamere di sorveglianza alle 3.43. Prima aveva tentato di forzare la porta del bagno che è sul retro».

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L’obiettivo inquadra quello che appare un ragazzo, pantaloni al ginocchio, scarpe da ginnastica, viso nascosto da una sciarpa: si guarda intorno poi comincia a darci dentro con quella mazza da cinque chili poi abbandonata a terra. Una quindicina i colpi che mena per avere ragione del vetro antisfondamento. Poi allarga il varco a pugni, fino a che diventa sufficientemente ampio per farlo passare. L’azione dura in tutto poco più di un minuto. «Quando sono arrivato, mi è salita la collera. Ti viene voglia di mollare tutto. Ci siamo da poco sollevati dalla razzia di fine novembre, quando ci hanno sventrato il self service dell’autolavaggio, rubando l’intero incasso. Per ripristinarlo abbiamo speso oltre 4mila euro. Ma a penalizzarci ancor più è stato il fatto che il servizio lo abbiamo riattivato solo dopo tre mesi perché sul mercato, a causa della stretta per la pandemia, non erano reperibili i pezzi di ricambio». Mazzolin non nasconde la sua amarezza: «È gente che non si fa scrupolo di nulla. Né che siamo affacciati su una strada trafficata né che siamo dotati di tutti i possibili dispositivi di vigilanza. Non sappiamo più cosa fare».

Fonte ilgazzettino.it – Articolo di Monica Andolfatto

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