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La riscossa della benzina. Le ibride e le vacanze in auto spingono la domanda

Si viaggia di più in macchina e meno in aereo: in luglio il fabbisogno italiano cresce del 9,9% e supera perfino il 2019 pre-Covid

Il riscatto della benzina. In luglio i consumi petroliferi italiani sono stati pari a 5,2 milioni di tonnellate, il 7,9% in più dell’epidemico luglio 2020 ma il 7,5% in meno del consumistico luglio 2019. 

Ma se la domanda di prodotti petroliferi cresce sì ma senza troppo entusiasmo, le vacanze fatte con l’auto e lo spostamento delle preferenze degli italiani verso le vetture ibride alimentate a benzina ha fatto correre la domanda di benzina del 9,9%, ed è stato superato addirittura il fabbisogno del 2019. Ancora più brillante la crescita del combustibile per le navi, +11%. 

La crescita di domanda di gasolio e soprattutto di benzina e al contrario i consumi modestissimi del cherosene avio fanno capire che per le vacanze di luglio gli italiani e i turisti stranieri in arrivo in Italia hanno preferito guidare negli spostamenti di media distanza e invece hanno evitato i viaggi lunghi che impongono l’uso dell’aereo.

Sono alcuni dei dati del rapporto mensile del ministero dello Sviluppo economico diffusi dall’ Unem , l’associazione confindustriale delle compagnie che raffinano e distribuiscono derivati del petrolio.

In particolare, rileva l’Unem, i consumi petroliferi a luglio sono stati pari a 5,2 milioni di tonnellate, in progresso del 7,9% (+381mila tonnellate) rispetto al luglio 2020, con un ricupero inferiore alle attese.

Rispetto al luglio 2019 (quando i consumi superavano i 5,6 milioni di tonnellate), i volumi sono ancora inferiori del 7,5% (422mila tonnellate in meno), in prevalenza per l’allungarsi della crisi dei consumi dei carburanti per aerei.

Il piacere di guidare

I carburanti per autotrazione (cioè benzina e gasolio) in luglio hanno superato i livelli che avevano prima della crisi sanitaria, e li ha superati in particolare la benzina; ciò riflette la ripresa della mobilità e dei flussi turistici favoriti dall’estendersi della “zona bianca” a tutto il Paese.

In particolare la benzina e il gasolio sommati insieme, con un giorno lavorativo in meno, hanno mostrato un incremento di consumi del 7,8%, con volumi superiori dello 0,8% anche rispetto a due anni fa, e la domanda di luglio è arrivata a 2,9 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2,2 milioni di gasolio.

Fra gli andamenti dei prodotti petroliferi, in particolare la benzina totale ha mostrato una crescita del 9,9% (+65mila tonnellate) rispetto a luglio 2020, superando del 3% anche il livello del 2019; un andamento analogo ha avuto la sola benzina venduta sulla rete stradale (+9,8%) e fortissima (+18,5%) la crescita del piccolo segmento della benzina venduta extra-rete nei distributori interni alle aziende di trasporto e d’ingrosso. 

Il gasolio per motori ha evidenziato un incremento del 7,2% (+147mila tonnellate) ritornando ai valori del Luglio 2019, con una crescita rispetto al 2020 del gasolio venduto sulla rete del 4,7% e un miglior andamento del gasolio extra-rete (+12,4%) venduto dai distributori interni alle aziende di trasporto.

Pochi voli, tante navi

Si conferma la lentezza del recupero per il carburante per aerei, il quale presenta volumi ancora inferiori del 51% rispetto a luglio 2019, nonostante che nel luglio 2021 il cherosene avio abbia fatto segnare un +67% rispetto allo stesso mese del 2020.

Bene anche tutti gli altri usi del gasolio (quello agricolo +10,9% e il gasolio pesca +8,7%) e i bunkeraggi navali (+11%, di cui il gasolio navale a +44,7%) mentre segnano il passo il bitume per asfaltature e i lubrificanti, a conferma di un andamento della produzione industriale non brillante a luglio.

Previsioni di un agosto in crescita

Quanto alle attese per il mese di agosto, il modello dinamico dell’Unem conferma la tendenza al ricupero (+9,4% rispetto all’agosto 2020 ma ancora -3,5% rispetto all’agosto 2019) che però potrebbe essere condizionato dell’evoluzione del contesto sanitario internazionale per il diffondersi della “variante delta”.

I volumi di prodotti petroliferi complessivamente potrebbero ricuperare un aumento di consumi pari a circa 400mila tonnellate delle 600mila perse un anno fa. È infatti attesa per agosto una più consistente ripresa dei movimenti e dei servizi legati al turismo, movimenti che saranno ancora sostenuti soprattutto dagli italiani ma con il ritorno anche di una quota crescente di turisti provenienti dai paesi europei.

Sette mesi a confronto

Nel complesso nei primi 7 mesi dell’anno i consumi petroliferi italiani sono ammontati a 30,6 milioni di tonnellate, con una crescita del 9,5% rispetto al 2020 ma ancora inferiori del 11,9% rispetto al 2019.Anche se con il rallentamento a luglio, il miglioramento osservato nelle attività manifatturiere e delle costruzioni, in particolare nella manutenzione stradale, ha determinato secondo l’Unem segnali molto positivi per alcuni prodotti (bitumi +29,4%; carica petrolchimica +25,3%, lubrificanti industria +20,9%), che evidenziano la rilevanza dei prodotti petroliferi non solo nei trasporti stradali.

Fonte ilsole24ore.it – Articolo di R.I.T.

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