Ieri sera in via del Plebiscito a Padova i carabinieri della Radiomobile hanno intercettato due moldavi di Borgoricco e Santa Maria di Sala (Venezia) intenti a rifornirsi di carburante. A casa trovati oltre 400 litri di refurtiva.
Avevano trasformato il loro garage in un magazzino dove stoccare taniche di gasolio da ricettare a clienti senza scrupoli. Doppio arresto dei carabinieri ieri mercoledì sera, 8 marzo. Sono stati sorpresi in un’area di servizio intenti a prelevare 100 litri di gasolio che hanno travasato in taniche da 25 litri. Un comportamento che ha attirato l’attenzione di una pattuglia della Radiomobile di Padova che si è subito fermata per gli opportuni accertamenti. I militari dell’Arma hanno subito accertato che i due sconosciuti stavano utilizzando una carta carburante clonata.
Chi sono
I malviventi, rispettivamente di 53 e 38 anni, provenienti dalla Moldavia, residenti rispettivamente a Santa Maria di Sala in provincia di Venezia e a Borgoricco, già noti alle forze dell’ordine, stavano utilizzando una scheda carburanti clonata ad una società cooperativa della provincia di Bologna. Di fatto avevano deciso di “rifornirsi” in un distributore di Via del Plebiscito a Padova. Fermati e sottoposti a tutti i controlli del caso da parte del personale della Radiomobile i, i due moldavi sono apparsi subito
agitati. Sottoposti a perquisizione e trovati in possesso delle quattro taniche piene di carburante non erano in grado di giustificarne il possesso.
Perquisizioni
Un controllo più approfondito ha permesso ai militari di trovare, occultata sotto il sedile della loro autovettura, una carta magnetica bianca riportante scritte a mano con un pennarello blu. Avendo il giustificato sospetto che i due uomini potessero nascondere altro, le perquisizioni sono state estese anche alle loro abitazioni. Proprio a Santa Maria di Sala, a casa del 53enne, all’interno del garage, i carabinieri hanno recuperato 13 taniche da 25 litri e 5 taniche da 20 litri per un totale di 420 litri di gasolio, radio ricetrasmittenti e l’occorrente per la clonazione di altre carte. Nello specifico, lo skimmer per l’acquisizione dei codici alle carte magnetiche in bianco. Il tutto è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito dovranno rispondere dei reati di furto aggravato in concorso e falsificazione di strumenti di pagamento.
Fonte padovaoggi.it