La Camera bassa del Parlamento del Texas ha votato all’unanimità un disegno di legge per introdurre una tassa di circolazione annuale di 200 dollari (poco più di 182 euro al cambio attuale) a carico dei proprietari di auto elettriche: la nuova imposta servirà a compensare il calo degli introiti fiscali legato al venir meno delle accise sui carburanti per effetto dell’aumento delle Bev in circolazione.
Alternativa alle accise. Il Texas, che grazie alle accise raccoglie quasi il 30% delle risorse destinate agli investimenti su strade e autostrade, ha uno dei livelli di imposizione fiscale sui combustibili fossili più bassi di tutti gli Stati Uniti: solo 20 centesimi di dollari per gallone. Dunque, con l’accelerazione impressa dall’amministrazione Biden all’adozione della mobilità elettrica, il Lone Star State è stato costretto a trovare un’alternativa al sistema delle accise. Vale per il Texas, come per tutti gli Stati degli Usa. Tuttavia, la tassa di circolazione varata dal Parlamento di Austin è decisamente più elevata di quella già applicata in California: il Golden State, infatti, addebita ai proprietari di elettriche 108 dollari l’anno (circa 98,3 euro). Tra l’altro, proprio il Texas è ormai da considerarsi la nuova casa della Tesla dopo il trasferimento della sede legale da Palo Alto ad Austin, la realizzazione di una gigafactory, l’avvio dei lavori per una raffineria di litio e l’insediamento di tante altre attività della galassia di società legate a Elon Musk.
Fonte quattroruote.it
