Il Giappone è lontano ma non è così diverso da noi.
Per i giapponesi l’auto è un bene prezioso ed essi spendono tempo e denaro per prendersene cura. Questo particolarmente nelle grandi città come Tokyo dove gli automobilisti lavano frequentemente l’auto ma anche fuori dalle grandi città dove c’è molta polvere le auto vengono lavate spesso.
Anche in Giappone l’industria del lavaggio è strettamente legata alle stazioni di servizio. In Giappone ci sono circa 32.000 stazioni di servizio (dagli anni ’80 si sono ridotte del 50%) che, per attirare i clienti, devono avere almeno una macchina di lavaggio. Anche in Giappone vendere benzina non genera grandi profitti e quindi i gestori devono trovare altre fonti di guadagno come il bar, il minimarket e l’officina. La stima attuale è che circa 24.000 autolavaggi siano gestiti all’interno di stazioni di servizio. E sarebbero proprio gli autolavaggi a generare guadagni e traffico nelle aree di servizio perché, nonostante l’efficientamento delle automobili e il conseguente minor consumo di carburante, il desiderio degli automobilisti del Sol Levante di avere l’auto sempre pulita li porta a lavare spesso l’automobile.
Gli impianti più diffusi sono i portali (roll over) perché grazie alle dimensioni ridotte occupano meno spazio rispetto ai tunnel, che sono poco diffusi.
Ecco un filmato in cui si vede il funzionamento di un portale giapponese: