Non conosce soste l’attività della Guardia di Finanza lungo i confini nazionali. Dopo lo spettacolare arresto del peschereccio tunisino che, al largo di Lampedusa, ha violato le acque territoriali italiane sul confine austriaco, i militari della Guardia di Finanza di Brunico hanno arrestato un cittadino austriaco che trasportava 400 litri di gasolio sul suo pick -up. Probabilmente l’intenzione era quella di rivendere il gasolio sul mercato nero italiano. Nell’ambito dei controlli sul territorio al valico di frontiera di Prato alla Drava i militari della GdF hanno fermato il pick-up guidato da un cittadino austriaco di 29 anni.
Nel cassone del veicolo hanno trovato un grosso contenitore metallico con una pompa di erogazione, contenente circa 400 litri di gasolio per autotrazione. Alla richiesta di esibire di documenti di trasporto il conducente ha dichiarato di non averli e di aver acquistato il prodotto presso un distributore stradale austriaco per rifornire dei mezzi agricoli. Essendo il quantitativo trasportato soggetto ad accisa in misura eccedente il limite di franchigia previsto (10 litri per i carburanti), la Guardia di Finanza ha sequestrato veicolo e carburante e denunciato a piede libero il conducente per il reato di “sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici”, che prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni congiunta a una multa non inferiore a 7.746 euro.
L’azione delle Fiamme Gialle va a sommarsi alla recente scoperta del contrabbando di 52 tonnellate di gasolio, spacciato per olio lubrificante così da eludere i controlli sulle accise (pari a 19.000 euro). Negli ultimi tre anni la GdF ha sequestrato circa 500 tonnellate di oli minerali con la conseguente denuncia di 66 persone per evasione d’imposta quasi tutte austriache o dell’Europa dell’Est.