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M5S stronca incentivi benzina-diesel nel 2021

I grillini: l’ipotesi che in sede di esame al Senato del decreto Agosto si prevedano nuovi fondi per finanziare con l’ecobonus l’acquisto di auto diesel o benzina è inaccettabile.
M5S stronca incentivi benzina-diesel nel 2021. I grillini: l’ipotesi che in sede di esame al Senato del decreto Agosto si prevedano nuovi fondi per finanziare con l’ecobonus l’acquisto di auto diesel o benzina è inaccettabile. Ancora peggio se questi fondi dovessero essere sottratti agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride. Lo affermano le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle nelle commissioni, Attività produttive, Ambiente e Trasporti.
M5S stronca incentivi benzina-diesel nel 2021: peccato
Davvero un peccato. I bonus di settembre 2020 hanno avuto un successo straordinario. Gli italiani hanno fame di auto. Si dimostrano intelligenti, europei, proiettati nel futuro.
Ma sentiamo i grillini: la politica, e le forze di maggioranza in particolare devono essere coerenti con gli obiettivi. Ossia? Incentivare l’acquisto di auto meno inquinanti e in particolare l’elettrico. Questo significa dare una spinta alla riconversione ecologica della nostra economia e al tempo stesso migliorare l’aria delle nostre città e dunque tutelare la salute dei cittadini.
Ancora il M5S: se nei precedenti provvedimenti si è provveduto a sostenere anche l’acquisto di alcuni modelli diesel e benzina per consentire ai concessionari di liberarsi dei modelli rimasti invenduto durante il lockdown, ora questa esigenza è stata in gran parte soddisfatta. Il no all’ipotesi di rimettere fondi per incentivare l’acquisto di questi modelli è irremovibile: è il momento di decidere da che parte stare e di spingere con determinazione e coerenza verso una mobilità e un’economia sempre più libere dalle fonti energetiche fossili.
L’opinione delle Case estere sui bonus
Per l’Unrae, invece, un mancato rifinanziamento agli incentivi danneggerebbe il mercato e sarebbe un clamoroso errore strategico da parte del nostro Paese. Per comprenderlo basta evidenziare come, confrontando i dati di oggi con quelli del settembre 2019: la crescita dell’immatricolato dei veicoli rientranti nelle diverse fasce incentivate, inclusa la 91-110 g/km, ha comportato una diminuzione consistente pari all’11% delle emissioni complessive di CO2.
Piccola nota a margine: con gli incentivi ai monopattini elettrici cinesi, coi bonus a pioggia, con la mobilità spinta a favore di bici e monopattini tramite assurde piste ciclabili volute per decreto, il M5S ha subìto un crollo alle regionali. Se adesso si spingesse per i bus elettrici cinesi, anziché per l’automotive pulita a benzina e diesel, come reagirebbe l’elettorato? Usare i soldi europei per attività non produttive: chissà cosa ne pensano l’Ue e i Paesi frugali che devono prestarci denaro.
Servirebbe equilibrio. Ragionevolezza. Sì elettriche e ibride plug-in, ma sì anche a benzina e diesel puliti e moderni.

Fonte Clubalfa.it

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