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Il braccio di ferro con il Governo per scongiurare gli annunciati scioperi dei benzinai 

La situazione non è rosea per tante, troppe categorie di lavoratori. E alcune, per ovvie motivazioni, sono sul piede di guerra. Fioccano così le iniziative e le lettere inviate agli organi di Governo, al fine di accendere i riflettori sulle situazioni ormai arrivate al limite della sostenibilità. Anche in conseguenza del forte rallentamento negli spostamenti di cittadini e veicoli imposto a seguito dei provvedimenti che hanno segmentato l’Italia in zone rosse, arancio e gialle. Vediamo ora, più da vicino, in cosa consiste il braccio di ferro con il Governo per scongiurare gli annunciati scioperi dei benzinai.

La lettera del 18 novembre 2020
La lettera del 18 novembre 2020 porta la firma congiunta di Faib Confesercenti, Fegica Cisl, e di Figisc – Anisa Confcommercio. Vale a dire delle federazioni che rappresentano i gestori degli impianti di distribuzione carburanti stradali e autostradali. Destinatari il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro Gualtieri, il Ministro Patuanelli, la Ministra De Micheli, il Ministro Speranza, nonché la Ministra Catalfo.

I problemi posti all’attenzione
Le federazioni si rendono portavoce della situazione che si è venuta a creare nell’anno in corso, a seguito dei ripetuti e prolungati blocchi imposti alla circolazione. Si legge di un vero e proprio tracollo con perdite di erogato e fatturato superiori al 40% sulla viabilità ordinaria. E addirittura perdite di circa il 70% sulla viabilità autostradale.  Una categoria che, a detta delle scriventi federazioni, sarebbe ancora in attesa dei “contributi figurativi” a parziale ristoro dei gestori. Va da sé che il climax si è raggiunto nel momento in cui si chiede ai gestori di rimanere con gli impianti aperti come semplice presidio del territorio.

Il braccio di ferro con il Governo per scongiurare gli annunciati scioperi dei benzinai
A seguito di una riferita indifferenza ministeriale ai problemi del settore, si preannuncia anche un periodo di scioperi di categoria. Per cui, vista l’impossibilità di garantire l’apertura degli impianti, questi sarebbero i termini dello sciopero. A partire dalle autostrade, dal prossimo 27 novembre verranno sospese le aperture notturne degli esercizi. Con la settimana successiva si passerà poi alla sospensione anche di quelle diurne. Urge quindi un tavolo di confronto proprio per scongiurare queste misure estreme resesi però necessarie.

Fonte proiezionidiborsa.it

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