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Eni apre all’idrogeno. Il prossimo anno operative le prime due stazioni di servizio

La nuova mobilità del Cane a Sei Zampe

Eni guarda avanti. Non solo benzina e diesel, ma anche forme più avanzate di carburante come l’idrogeno, combustibile nel quale il gruppo del Cane a sei Zampe è leader in Italia. Un progetto concreto che presto potrà avere una realizzazione nelle strade. “Prevediamo di aprire per l’anno prossimo le prime due stazioni di servizio a idrogeno” ha affermato Giuseppe Ricci, direttore green/traditional refinery and marketing di Eni, intervenendo a Ecomondo Eni ha stretto “un accordo con Toyota che mette a disposizione i mezzi e auspichiamo che anche qualche pubblica amministrazione o azienda cominci ad acquistare vetture a idrogeno per poter aumentare domanda e offerta”, aggiunge. Ricci sottolinea l’importanza che potrà avere l’idrogeno nella mobilità sostenibile del Paese: “Questo nuovo vettore energetico che si sta affacciando sul mercato dopo una ventina di anni, – spiega – rappresenta un’altra opportunità molto interessante per l’Italia, l’Europa e il mondo stesso. L’idrogeno non è la soluzione, è una delle soluzioni. Eni è il primo produttore di idrogeno in Italia, produciamo più della metà dell’idrogeno che si fa nel Paese, è un elemento di congiunzione”. La rete idrogeno, prosegue, “se associata con la cattura e il riutilizzo della CO2 può costituire una nuova rete, come oggi sono le reti gas e dell’energia elettrica”. Ed è importante “mettere insieme diversi soggetti che possano collaborare e integrarsi tra di loro in modo complementare per lo sviluppo delle tecnologie a idrogeno”. Insomma a fianco del solo elettrico si affaccia un altro componente energetico nel mix di soluzioni pensate per la transizione ecologica della mobilità. La tecnologia Eni è già in prima linea.

Fonte mobilita.news

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