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Veleni nell’ambiente a Napoli: sequestrati officina, autolavaggio e centro raccolta rifiuti

Il personale dell’Unità Operativa della Polizia Municipale San Giovanni, di concerto con il personale del reparto specializzato di Tutela Ambientale e con altre forze di Polizia , ha svolto accertamenti di prevenzione e repressione dell’abbandono di rifiuti nelle zone adiacenti l’insediamento abusivo di via Cupa Cimitero a Barra.

Durante i controlli sono stati eseguiti tre sequestri di tre distinte attività industriali: La prima, un’officina di gommista sita nelle adiacenze del campo abusivo di Barra che esercitava l’attività senza alcuna autorizzazione, senza alcun contratto di recupero e smaltimento dei pneumatici fuori uso (PFU), obbligatorio per legge. L’attività è stata sottoposta a sequestro con apposizione di sigilli alla porta ed il titolare, denunciato all’autorità giudiziaria per la gestione illecita di rifiuti speciali, veniva multato con una sanzione pari a 5.000€.

La seconda attività illecita sottoposta a sequestro è costituita da un grande autolavaggio composto di due piste e privo dell’impianto di trattamento e depurazione delle acque derivanti dal processo di lavaggio, per cui i liquidi intrisi di solventi saponi, oli e grassi dei veicoli finivano direttamente nell’impianto fognario senza alcuna depurazione. Anche in questo caso sono stati posti sigilli all’attività e denunciato il titolare all’autorità giudiziaria.

l terzo sequestro di maggiore importanza per dimensione è stato operato nei pressi di via Galileo Ferraris più precisamente, in via Ferrante Imparato, zona industriale della città, ai danni del gestore di un centro di raccolta di vari oggetti che nell’accumularli e gestirli impropriamente attraverso processi di rottamazione ha determinato un accumulo di rifiuti sia speciali che pericolosi. Su una superficie di circa 2000 m² composto per due terzi da una superficie scoperta e la restante parte di capannoni, il tutto completamente riempito di componenti fuori uso di parti meccaniche di  parti di veicoli, meccaniche di elettrodomestici, di componenti elettriche di veicoli, nonchè di scarti delle attività edilizie e di ingombranti di varie tipologie, ovvero di componenti ed attrezzature per la carpenteria, la carrozzeria e anche imballaggi di vario tipo, di elementi pericolosi come fusti di oli e solventi. La stima quantitativa di tali rifiuti ammonta a oltre 2000 m³ di rifiuti ammassati. Il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per realizzazione di discarica di rifiuti speciali e pericolosi misti tra loro e verbalizzato con una sanzione amministrativa pari ad € 5.000.

Fonte ilmattino.it

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