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Ancora cashback follia, ma stavolta il benzinaio pubblica la foto del furbetto.

85 rifornimenti da meno di un Euro in 60 minuti. E’ accaduto a Lecco. Il benzinaio: “Deve ringraziare che, in base ad un accordo con la banca, non pago le commissioni sulle singole transazioni. Se mi avesse, poi, bloccato la pompa, sarei andato a cercarlo”.

Qualche giorno fa era successo a Cuneo, ma ormai basta sentire i rappresentanti di una qualunque associazione di gestori di stazioni di rifornimento carburante per prendere coscienza che quello dei “furbetti del cashback” è un fenomeno diffuso e che non fa alcuna distinzione geografica. A raccontare l’ultimo episodio è, infatti, un benzinaio di Lecco, che questa volta ha anche perso la pazienza, pubblicando una foto del furbetto sui social, nella speranza che almeno questo potesse farlo desistere.

Perché non è la prima volta che quel ragazzo di circa 30 anni e che guida una Peugeot bianca, raggiunge di notte la sua stazione di servizio e effettua una serie di microrifornimenti (da 1euro o poco più) per accumulare un alto numero di transazioni e scalare la classifica del cashback, che premia con 1500 Euro coloro che hanno effettuato il maggior numero di pagamenti elettronici. Nei giorni scorsi il trentenne si è superato: 85 rifornimenti in un’ora, come documenta lo stesso benzinaio su Facebook.

“La pompa rischia di rompersi con questo sistema. Quello che fa è perfettamente legale, ma se si rompe la pompa chi paga?” – si è chiesto l’uomo che si è anche sfogato su un giornale locale. “Non ci potevo credere – ha confessato a PrimaLecco – Ho guardato i filmati delle telecamere, dove si vede questo giovane che dalle 2.33 alle 3.44 di sabato notte imposta la pompa, stacca la pistola, eroga un goccia di benzina e poi riaggancia. Per 85 volte. E’ riuscito a spendere somme che si aggirano fra gli 8 e i 12 Eentesimi. Tutto questo sbattimento per sborsare meno di dieci Euro in totale”.

Un racconto che ha dell’incredibile, ma che, come detto, è comune a molti benzinai che, ora, si trovano a fare i conti con due problemi principali: le commissioni sulle transazioni e, soprattutto, il rischio di rottura degli impianti. “Per fortuna – ha proseguito nell’intervista a PrimaLecco il benzinaio – io ho un accordo forfettario con la mia banca su una cifra forfettaria, ma la maggior parte dei miei colleghi paga circa 10 Centesimi a commissione. Però questa persona ha rischiato di bloccarmi la pompa di benzina che mediamente eroga carburante 200 volte in un giorno: si figuri cosa può significare per l’impianto far partire il meccanismo 85 volte in un’ora. Se mi avesse bloccato la pompa l’avrei cercato per chiedergli i danni”.

Fonte automoto.it

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