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Il super cashback bloccato per i “furbetti” delle transazioni multiple?

Il governo Draghi vuole congelare il premio per fermare il fenomeno dei rimborsi a raffica. Si rischia anche la cancellazione totale del regalo da 1500 euro per chi effettua più transazioni entro sei mesi. Il problema dei pagamenti contactless non conteggiati.

La storia del furbetto del rimborso che ha effettuato 62 transazioni in soli 55 minuti per un importo complessivo di 6,51 euro in una pompa di benzina convince il governo Draghi allo stop sul super cashback. E così potrebbe essere fermato addirittura fino a dicembre il premio semestrale da 1500 euro per chi utilizza più volte bancomat, carte di credito e app per pagare gli scontrini: il ministero dell’Economia valuta uno stop per risolvere il problema di chi effettua tante piccole mini-transazioni a poche ore di distanza per scalare la classifica. 

Il super cashback bloccato per i “furbetti” delle transazioni multiple?
La storia è cominciata all’inizio di febbraio, quando i giornali hanno raccontato la storia che si è verificata in un distributore di benzina di Caraglio, piccole comune in provincia di Cuneo. Il titolare della stazione di rifornimento Ip,  Aldo Bergia, è rimasto sorpreso al mattino nel vedere 62 transazioni effettuate tra le 20:42  e le 21:37 della sera precedente. Decine di “scatti” anche di pochi centesimi, che però avevano uno scopo ben preciso: accumulare transazioni sulla propria carta bancomat per scalare la classifica del cashback.  “Quando sono arrivato all’alba per aprire e ho visto due metri e mezzo di scontrini, ho pensato che nella notte l’automatico aveva lavorato tantissimo”, ha raccontato al quotidiano il titolare della pompa di benzina. “Ma è bastata un’occhiata agli importi degli scontrini per capire che i conti non tornavano. Ho anche contattato i carabinieri di Caraglio: tutto perfettamente regolare”.

La stessa cosa era accaduta alla fine di gennaio in provincia di Cremona e precisamente a Trescore Cremasco, dove un automobilista si è fermato alla stazione di servizio di Graziano Bossi che si trova sulla provinciale per Crema e Vailate e ha usato il bancomat nella cassa automatica per fare rifornimento: ha effettuato cinque operazioni in altrettanti minuti, selezionando in ogni occasione cifre irrisorie: da un massimo di 5 euro ad un minimo di 2,44. A quel punto Bossi è uscito dal negozio: infatti il suo distributore è anche officina di riparazione biciclette oltre che rivendita e noleggio di due ruote. Ha chiesto se ci fossero problemi, e l’automobilista ha cristallinamente spiegato cosa stesse facendo: “Ho più probabilità di vincere con il cashback!”

Già, perché l’espediente per primeggiare nelle classifiche del super cashback è perfettamente legale: non c’è nessuna norma che vieti di accumulare transazioni per centrare il super rimborso da 1500 euro messo in palio per i primi 100mila cittadini che hanno totalizzato, in un semestre, il maggior numero di transazioni con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento. “Ogni 6 mesi – si legge infatti sul sito cashless Italia – i primi 100.000 cittadini a fare più transazioni avranno 1.500 Euro”. Il super cashback è dunque una sorta di premio aggiuntivo rivolto a chi esegue più transazioni. Il programma cashback prevede invece un rimborso del 10% ogni sei mesi per chi effettua almeno 50 pagamenti. Anche in questo caso dunque è necessario accumulare un numero non indifferente di pagamenti. Ma c’è un trucco: sul sito cashless Italia viene specificato che “conta il numero di transazioni, non gli importi spesi (ad es. un caffè vale come un televisore)”. Per ottenere il rimborso quindi il numero di “strisciate” diventa fondamentale. 

Il governo Draghi e l’abolizione del super cashback 
Per fermarli il governo si prepara dunque a varare uno stop al super cashback mentre i tecnici di PagoPa dovranno mettere a punto un algoritmo che annulli i micro-pagamenti ripetuti. Il Messaggero oggi spiega che l’iniziativa vede il plauso di Bruno Bearzi, presidente della Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali di Confcommercio: “Non è giusto che siano i gestori degli impianti ad andarci di mezzo”. Il quotidiano spiega che il super cashback potrebbe anche essere abolito del tutto e questo porterebbe un risparmio di 500 milioni nelle casse dello Stato. Rimarrebbe solo il cashback ordinario, ovvero l’incentivo fino a 150 euro per chi effettua almeno 50 transazioni in sei mesi. Quando accreditano il cashback? Intanto sono stati 3,2 milioni i partecipanti al Cashback di Natale che hanno totalizzato il limite di 150 euro e che riceveranno in questi giorni un rimborso proporzionale ai loro acquisti in moneta elettronica: un rimborso che dovrebbe essere tra i 100 e i 149 euro per il 14,5% degli aventi diritto, tra 50 e 100 euro per il 49,6%. 

Intanto alcuni utenti hanno riscontrato problemi nella visualizzazione sull’app IO delle transazioni effettuate con il pagamento contactless. Cosa succede e perché? Diversi utenti hanno segnalato di non aver trovato sull’app tutte le transazioni effettuate. Una situazione che, ha spiegato PagoPa, può essere dovuta a diversi motivi. Il problema, riferisce PagoPa, è relativo ai pagamenti effettuati in modalità contactless, quindi avvicinando la carta al pos senza inserirla nel lettore. L’app, come spiega PagoPa, registra le transazioni “quando il sistema gestito da PagoPa riceve le segnalazioni dai soggetti bancari che elaborano i pagamenti effettuati dai cittadini iscritti al programma”. Ci possono volere anche alcuni giorni prima di veder validata un’operazione di pagamento e quindi di poterla vedere correttamente registrata sull’applicazione

Il cashback e i pagamenti contactless non conteggiati 
La transazione, per esempio, potrebbe non essere stata registrata perché avvenuta attraverso uno strumento di pagamento che al momento non è ancora possibile registrare per il cashback. Non sono valide, ad esempio, le carte di debito sul secondo circuito, le app come Apple Pay, Google Pay o simili.  A fine gennaio intanto nell’ambito delle attività di monitoraggio e verifica dei flussi di pagamento effettuati nel mese di dicembre 2020 tramite strumenti di pagamento elettronici attivati per la fase sperimentale del Cashback, Bancomat spa ha rilevato un’anomalia tecnica che – per le giornate del 18 e del 29 dicembre – ha comportato la mancata acquisizione di alcune transazioni a circuito PagoBANCOMAT sul totale di quelle inviate al sistema gestito da PagoPA spa per il calcolo delle operazioni valide ai fini del rimborso.

Questi ultimi flussi sono già stati acquisiti dal sistema Cashback, per consentire l’aggiornamento tempestivo dei conteggi relativi alla fase sperimentale. A seguito di questo aggiornamento, alcuni partecipanti al programma potrebbero vedersi riconoscere il diritto a ricevere il rimborso dell’Extra Cashback di Natale (raggiungendo, cioé, la soglia minima delle 10 transazioni necessarie) o, in altri casi, potrebbero avere diritto a un rimborso di importo superiore a quello già notificato. L’accredito dei relativi importi avverrà entro fine febbraio 2021, secondo le tempistiche previste dalla norma per i bonifici del periodo sperimentale.

Fonte today.it

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