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Stazione di servizio sfrattata I priulesi firmano per salvarla.

Lo storico distributore di carburanti di Ponte della Priula (TV) viene sfrattato, tra le ipotesi c’è la sostituzione con un’area commerciale. In paese scatta la rivolta e c’è chi propone una raccolta firme perché venga mantenuta l’attività di un benzinaio benvoluto da tutti in paese. Carlo Olivotto, 52 anni, insieme con la moglie Marzia, dal 1994 è il rifornitore di fiducia dei priulesi. Fu il padre Arnaldo Olivotto, recentemente scomparso, che nel 1953 da dipendente diede avvio a quella pompa di benzina. Situata sulla Pontebbana, all’incrocio con la provinciale 34, nei decenni è stata un punto di riferimento anche per chi transita vicino al ponte sul Piave. «Abbiamo lo sfratto per fine anno, ma con ogni probabilità dovremo lasciare prima, perché deve essere fatta la bonifica – spiega il benzinaio – Distributori qui vicino non ce ne sono, cercherò lavoro in qualche azienda o officina, mia moglie ha difficoltà a trovare occupazione». La coppia ha costruito un rapporto di fiducia con i clienti, diversi sono diventati amici e così a Ponte Priula si vuole avviare una petizione. «Ringraziamo tanto i compaesani che ci hanno dato sostegno», dice Olivotto. L’area è di proprietà del gruppo Grigolin, che ha trovato un accordo con Esso. Non è stato ancora presentato in Comune un progetto per la riqualificazione della zona, che è più ampia ed interessa anche il comparto retrostante dell’ex ditta di macchinari agricoli Vazzoler. «Come amministrazione non ne sappiamo niente, non è stato presentato nulla – spiega il vicesindaco Alessandro Pettenò – sui rapporti tra privati non entriamo nel merito».

Si rincorrono in paese le voci della costruzione di un’area commerciale e di un supermercato. «Non risulta sia stato presentato nessun progetto – conferma il consigliere di minoranza di Susegana Libera, Carlo Granzotto – quell’area dovrebbe essere riqualificata, è necessaria una bonifica, nel programma della maggioranza era prevista una piazza». L’opposizione domanda un progetto che venga illustrato ai cittadini. «La popolazione non è favorevole a fare un’altra colata di cemento – aggiunge il consigliere Granzotto – a Ponte della Priula c’è inoltre un problema di viabilità, una zona commerciale creerebbe ancora più traffico, non la vedo come una visione lungimirante». 

Fonte tribunatreviso.gelocal.it – Articolo di Diego Bortolotto

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