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“Stai attenta”, minacce alla Petrucci.

GROSSETO. L’assessore aggredita da un uomo che lavora in un autolavaggio. Voleva filmare i rifiuti lasciati in strada.

“Dammi il telefono. Non puoi fotografarmi, stai attenta”. Sono state queste le parole che un operaio straniero ha rivolto all’assessore all’ambiente, Simona Petrucci, qualche giorno fa. E’ stata una vera e propria aggressione quella che uno straniero, operaio in uno degli autolavaggi della città, ha fatto nei confronti dell’assessore. Fortunatamente l’intervento della Polizia municipale ha riportato la calma. E’ proprio lei che racconta quella che è stata senza dubbio una brutta avventura. “Stavo passando con la mia auto di fronte all’autolavaggio – inizia Simona Petrucci – e ho visto che alcuni di questi operai erano sulla strada. E, dopo aver asciugato con della carta un’auto che era stata appena lavata, stavano gettando quei rifiuti sulla strada. Mi sono fermata e ho cercato di spiegargli che quella cosa che stavano facendo non era assolutamente giusta”.

Simona Petrucci prosegue: “Ho preso il mio smartphone perché volevo fotografare quelle carte in terra per poi riferirlo alla Municipale che avrebbe sicuramente preso dei provvedimenti dopo la mia denuncia, ma quel ragazzo ha tentato più volte di togliermi il telefono di mano urlandomi che non potevo riprendere e addirittura che non avrei dovuto chiamare la polizia”. La storia non finisce qui: “C’erano delle persone che hanno assistito alla scena ma nessuno ha fatto niente. Sono molti quelli che si lamentano perché la città è sporca ma poi quando c’è da prendere delle iniziative si preferisce girarsi dall’altra parte – prosegue l’assessore –. Quando poi mi sono qualificata con quella persona che mi stava fronteggiando allora è iniziato un fuggi fuggi generale anche nel garage dove stavano lavando le auto. E alcuni di questi hanno tirato giù la saracinesca perché sapevano che le auto in strada non potevano essere lavate”.

A riportare la calma, fortunatamente, ci ha pensato la municipale. Gli agenti hanno infatti bloccato quello straniero che era su tutte le furie ed è stato identificato. “Mi volevano togliere il telefono di mano – aggiunge – ma non ci sono riusciti”. Poi conclude con un commento questa avventura di cui avrebbe volentieri fatto a meno: “Il Comune è impegnato giornalmente per far rispettare la legge – ha concluso Simona Petrucci – Gli autolavaggi gestiti da stranieri possono lavorare ma devono rispettare le normative vigenti. Stiamo infatti facendo tutte le verifiche del caso, anche perchè comportamenti come quello che è successo a me sono molto pericolosi e mettono repentaglio anche la sicurezza pubblica. In più sporcare la città è un reato: tutte le persone devono essere rispettose dell’ambiente e soprattutto di tutti coloro che stanno facendo il loro lavoro”.

Fonte lanazione.it – Articolo di Matteo Alfieri

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