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Accise, dibattito. Commissione su incremento imposte energia, tabacchi e carburanti.

Entro settembre l’Unione Europea modificherà la direttiva relativa alle accise su energia elettrica, tabacchi e carburanti. E ci si deve aspettare un incremento di queste imposte indirette allo scopo di scoraggiare alcuni consumi, anche in vista dell’obiettivo della neutralità climatica da raggiungere entro il 2050.

La decisione passerà sopra la testa dello Stato e delle Regioni, che dovranno semplicemente recepirla, ma avrà un impatto sulle entrate del Friuli Venezia Giulia, che nel 2020 ha incassato circa 237 milioni di euro come compartecipazione alle accise, 9 in meno rispetto all’anno precedente.

E’ questa la sostanza dell’intervento dell’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, davanti ai consiglieri della I Commissione convocati in aula dal presidente Alessandro Basso (FdI) nell’ambito della sessione europea.

“Qualsiasi modifica – ha auspicato Zilli – dovrà andare nel segno della neutralità finanziaria per la Regione, nel senso che non dovrà causare un minor gettito fiscale”. “Le modifiche previste dall’Ue – ha spiegato ancora l’assessore – fanno parte di un pacchetto più ampio di riforme che prevede di armonizzare le imposte sui redditi e sulle società, anche per combattere i paradisi fiscali, e di affrontare la questione della tassazione dei cosiddetti giganti digitali. La leva fiscale è uno degli strumenti piщ importanti in vista della ripartenza post Covid”.

Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, dopo aver osservato che “l’incidenza delle accise sul bilancio regionale non и banale”, ha centrato il suo intervento sull’esigenza di rendere omogenea la tassazione a livello Ue, aspetto problematico specie in Fvg, zona di confine, dove è più facile delocalizzare in Slovenia o in Carinzia. “E dobbiamo ricordare – ha detto ancora Moretti – che non solo i carburanti, ma anche alcolici e tabacco sono vittime del turismo transfrontaliero, in quanto in Slovenia questi prodotti costano di meno”.

Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) si è detto invece “sorpreso per la modesta entità delle entrate da accise. I 94 milioni dai tabacchi, ad esempio, sono pochi se si calcola il costo per la cura dei tumori, considerando che la sanità pesa per 2,5 miliardi nel bilancio della Regione. Analogo discorso – ha proseguito il consigliere – vale per la benzina: 106 milioni di incassi a fronte di 40 di contributi, non so se il gioco vale la candela”.

Honsell ha infine criticato lo stesso criterio delle imposte indirette “perchè colpisce molto di più le fasce a basso reddito”. “Meno male che vengono tassati i tabacchi – gli ha replicato l’assessore Zilli – altrimenti i consumi sarebbero ancora maggiori”.

Fonte triesteallnews.it

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