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Percepiscono il Reddito di Cittadinanza ma lavorano in nero in un autolavaggio, nei guai due donne siciliane.

RAFFADALI – I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo, distaccamento di Agrigento, ieri mattina, nel corso dei controlli finalizzati alla corretta applicazione delle norme anti Coronavirus negli ambienti di lavoro, hanno riscontrato l’illecita percezione del Reddito di Cittadinanza da parte di madre e figlia.

Le donne, rispettivamente di 47 e 28 anni, residenti a Raffadali, sono state sorprese all’interno di un autolavaggio del posto mentre svolgevano attività lavorativa in nero, nonostante la madre beneficiasse del sussidio.

La somma illecitamente percepita è stata quantificata in circa 5mila euro ed è riferita al periodo compreso tra novembre 2020 e maggio 2021.

I militari, oltre a denunciare a piede libero le due donne alla Procura della Repubblica del Tribunale di Agrigento, hanno informato anche l’Inps per il recupero della somma ingiustamente percepita e per la relativa sospensione del beneficio.

Nell’ambito degli stessi controlli all’interno di un cantiere edile di Siculiana è stata accertata la presenza di un giovane operaio italiano che lavorava in nero.

Il controllo si è concluso con la sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale e con la contestazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 5mila euro.

Fonte newsicilia.it 

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