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Energia nei trasporti, in Italia il petrolio copre il 91% dei consumi.

Il settore dei trasporti pesa con un 34,5% sulla domanda energetica nazionale, ma a sfamarlo è ancora gasolio e benzina. Biocarburanti, elettricità, gas si spartiscono una fetta di consumi di appena l’8,5%.

L’energia nei traporti? In Italia è ancora molto, troppo fossile. Nel periodo pre-pandemia, quando il settore era al suo massimo, il 91% dei consumi era coperto da prodotti petroliferi. Lasciando ad elettricità e biocarburanti una fetta sotto al 9%. A rivelarlo è il nuovo rapporto del GSE sui consumi energetici dei settore. L’analisi scorpora la domanda 2019 per ogni singola fonte offrendo un quadro esaustivo delle principali grandezze in gioco e dei trend rilevati negli anni più recenti. Nel complesso i trasporti italiani di due anni fa, tra gasolio, benzine, cherosene, GPL e altri prodotti petroliferi, hanno consumato 36,4 Mtep; valore del 16% più basso rispetto al 2005. Ma se si guarda più da vicino è possibile scoprire come questa contrazione riguardi per lo più le benzine (calate del 46%) e, in misura minore, il diesel (-9%). Al contrario, cherosene e GPL sono cresciuti, con rispettivamente un più 32% e più 61%.

A lievitare sono stati anche gli altri prodotti, biocarburanti (biodiesel e benzine bio) in primis con un più 622% dal 2005 a oggi e un consumo 2019 di 1,3 Mtep. Più 202%, invece, per il metano che ha raggiunto un consumo di 1,1 Mtep. Arranca invece l’elettricità, seppure anch’essa in crescita, con appena 0,9 Mtep, di cui solo 347 ktep da fonti rinnovabili.

“Il contributo degli altri prodotti energetici – spiega il GSE – […] è ancora piuttosto contenuto. Le fonti rinnovabili, in particolare, considerando i consumi effettivi5 hanno un’incidenza pari al 4,1% (3,2% i biocarburanti, 0,9% elettricità da FER); poco inferiori quelle del gas naturale (2,9%) e dell’energia elettrica prodotta da fonti fossili (1,6%)”.

Energia nei trasporti 2019, quanto lontani dall’obiettivo?

Tra le modalità di trasporto, invece, i consumi maggiori sono associati alla strada (83% del totale), seguita dall’aviazione (poco più del 12%) e dalla navigazione interna (1,5%). Ai trasporti ferrovieri va invece una quota di appena 1,3%.

Il documento illustra anche i risultati dell’attività GSE di monitoraggio dell’obiettivo europeo relativo alla quota di energia rinnovabile nel settore dei trasporti – che nel 2019 si è attestata al 9,0%, a fronte del 7,7% dell’anno precedente e del 10% da raggiungere al 2020 – con approfondimenti sulle definizioni e sui diversi criteri di contabilizzazione indicati dalla normativa UE.

Fonte rinnovabili.it

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