FOLLONICA. «In due mesi è capitato già tante volte, è una situazione critica». Cristian Monaci racconta con sconforto l’ennesimo furto subito nella notte, al centro del raid sono finiti prima la cassa del lavaggio automatico Car Wash e subito dopo il bar Hawana, uno di fianco all’altro in via Curiel ed entrambi gestiti dell’imprenditore follonichese. Il responsabile è stato arrestato. È Claudio Signori, 32 anni, conosciutissimo alle forze dell’ordine e agli uffici giudiziari. I militari del radiomobile lo hanno sorpreso intorno alle 23 mentre trafficava davanti alla porta d’ingresso del bar, con uno scalpello infilato all’altezza della serratura (e poi recuperato dai carabinieri). In tasca sette gettoni di quelli dell’apparecchio dell’autolavaggio: era stato forzato, lo sportello era aperto. Il giudice Marco Bilisari ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui il carcere, come chiesto dalla viceprocuratrice onoraria Elena Bartalini. L’uomo è assistito dall’avvocata Luana Giompaolo. Il processo è stato aggiornato.
«Abito a fianco delle due attività – continua Monaci – in piena notte ho sentito dei rumori, sono uscito e ho subito chiamato il 112, in pochi minuti le pattuglie sono arrivate. Oltre al furto della cassa del lavaggio c’è stato anche il tentativo di forzare la porta del bar che si trova accanto, si vedono ancora i segni del tentativo di effrazione. È una situazione che si ripete ormai troppo di frequente in questa zona, la notte scorsa ho fatto le 4 in caserma con però il rischio che fra qualche tempo possa capitare di nuovo una situazione simile. Nelle prossime settimane aprirò un altro bar, nella rotonda di via Amendola a poca distanza dal lavaggio, è una struttura ormai chiusa da tempo che cercherò di far riprendere ma francamente non so come fare, anche lì nonostante il bar sia sempre chiuso e ci siano solo dei lavori in corso ho già subito un paio di tentativi di effrazione. Inoltre c’è anche da combattere con le assicurazioni che spesso non coprono questo tipo di danni. Stamattina (ieri, ndc) è venuto un familiare della persona fermata dai carabinieri e mi ha chiesto scusa ma cambia poco rispetto ai problemi che mi ha creato».
Stavolta il pronto intervento dei militari ha limitato i danni anche se comunque gettoniera e porta di ingresso del bar sono stati rovinati, comunque le due attività già ieri mattina erano regolarmente aperte e funzionanti.
Fonte iltirreno.it