Spagna verso l’installazione obbligatoria delle ricariche in oltre 1.000 grandi stazioni di servizio. Lo prevede un decreto proposto dal ministro dell’Ambiente. Interessate oltre 1.000 stazioni si servizio
Il decreto interesserebbe le stazioni di servizio che vendono più di 5 milioni di litri di carburante all’anno. O che hanno una “dimensione rilevante” nella loro zona. Quindi anche i distributori che sono al di sotto di questa soglia, ma che non hanno concorrenti nelle vicinanze. Ovviamente ci potranno essere eccezioni, legate per esempio al fatto che l’installazione non è tecnicamente fattibile, per ragioni di spazio o di potenze da impegnare. Ma tra le stazioni in grado di adempiere alla prescrizione, sono previsti adempimenti diversi, a seconda del giro d’affari. I distributori che hanno venduto più di 10 milioni di litri di benzina o gasolio nel 2019 dovranno mettere in funzione almeno una ricarica da 150 kW o più entro febbraio 2023. Le stazioni di servizio interessate dovrebbero essere circa 200.
Ma la corsa a installare è già iniziata: Endesa X, Iberdrola…
In realtà anche senza un obbligo di legge la corsa a installare stazioni di ricarica nei distributori spagnoli è già iniziata. Endesa X (gruppo Enel X) ha concluso un accordo in tal senso con la catena di distributori di benzina GasExpress. Sulla stessa strada si era mossa Iberdrola con Avia, concordando di installare 500 caricabatterie veloci in 100 stazioni di servizio. Ed è di pochi giorni fa la notizia che la compagnia petrolifera spagnola Repsol intende espandere la sua rete di ricarica. 610 punti fast e super-fast saranno costruiti nelle stazioni di servizio in Spagna e Portogallo. Si tratta di 592 colonnine da 50 kW e di solo 18 connessioni HPC da 180 kW ciascuno. Un progetto che dovrà essere rafforzato se il governo approverà il progetto del ministero dell’ambiente.
Fonte vaielettrico.it