NewsRassegna Stampa

Gli svizzeri “prosciugano” i distributori di confine

Carburante esaurito in alcune stazioni da Marchirolo a Varese. Sassi: “L’incertezza dei prezzi spinge a tenere il serbatoio pieno e al rifornimento quotidiano”.

«In trentacinque anni di lavoro è la prima volta che mi capita di vedere il pendolarismo della benzina al contrario». Sono arrivati anche a Varese, come ha spiegato Massimo Sassi, presidente provinciale della Faib, gli automobilisti svizzeri alla ricerca del pieno più conveniente. Ma è nella zona di confine, che l’effetto di questo fenomeno è ancor più evidente.

Non sono solo le code delle auto con targa elvetica a dare nell’occhio, in quella che è una situazione senza precedenti per il territorio, ma anche e soprattutto il fatto che in molti distributori il carburante sia esaurito. È accaduto a Marchirolo, Luino e Cunardo, ma anche in alcune stazioni di Varese e Tradate.

Effetto di una domanda eccessiva o di un problema di approvvigionamenti? «È un insieme di fattori – spiega Sassi -. I gestori non erano più abituati da tempo a questi volumi di richieste e per far fronte a livelli così alti alcuni distributori dovrebbero sostenere investimenti elevati che non tutti sono in grado di affrontare o se la sentono considerata la situazione economica».

Quantificare il fenomeno non è facile ma secondo le stime degli operatori le vendite di carburante in tutta la zona di confine sarebbero improvvisamente raddoppiate. Questo perché, mentre in Svizzera la soglia di benzina e gasolio oscilla intorno e poco sopra ai due euro, in Italia i prezzi sono calati diventando più favorevoli anche per chi proviene da oltre confine.

«È l’effetto dell’intervento del Governo che ha disposto il taglio provvisorio delle accise ma anche di un abbassamento generale dei prezzi al barile fissati disposto dalle compagnie petrolifere» spiega Sassi, che non vede però con serenità la situazione delle prossime settimane. «Ancora non sappiamo se il Governo proseguirà su questa linea alla scadenza del provvedimento – precisa -. Attendiamo il 20 aprile per capire come si muoverà, nel frattempo questa incertezza sta già producendo degli effetti. Il primo è la tendenza delle persone a fare continuamente rifornimento per tenere il serbatoio pieno finché i prezzi sono vantaggiosi, la seconda potrebbe essere la corsa ai rifornimenti a cui potremmo assistere a partire già dalla prossima settimana».

Fonte varesenwes.it –  Articolo di Maria Carla Cebrelli

Mostra di più

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio