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Arrestati dai carabinieri gli hacker delle card carburanti: operavano anche a Parma

Uno skimmer rinvenuto e sequestrato in città ha rilevato 26.000 letture di carta.

Un fenomeno quello dell’indebito utilizzo della card carburante e del prelievo fraudolento di carburante in forte aumento nel territorio come testimoniato dalle numerose denunce sporta sin dal 2020 con un danno cagionato alle aziende stimato in circa 100.000 euro. Un importante giro d’affari che ha coinvolto anche la città di Parma. Sono state quantificate 26.000 letture di carta passate per l’acquisto di carburante. Lo ha rilevato uno skimmer rinvenuto e sequestrato nel corso delle indagini in un distributore della città.

Per questa ragione a partire dalla primavera del 2021 anche i carabinieri di Campagnola Emilia oltre ad aumentare la vigilanza sui distributori di benzina avevano sensibilizzato i gestori a porre quotidiana attenzione sui terminali di pagamento provvedendo tra l’altro ad attenzionare quelli ritenuti maggiormente sensibili. E proprio quest’ultima attività eseguita dai carabinieri su un distributore di Campagnola Emilia portava i militari a rinvenire e sequestrare una micro telecamera fissata con nastro adesivo sul terminale di pagamento dove tuttavia non veniva rinvenuto lo skimmer.

Dalle attività tecniche si riusciva a visionare i video contenuti sulla memory card della telecamera che aveva immortalato i momenti dell’installazione. Dai file recuperati era possibile udire colloqui in lingua pakistana avvenuti tra gli autori del reato che inavvertitamente avevano lasciato la cam attiva. E su questo distributore che vengono rivolte le attenzioni dei carabinieri di Campagnola Emilia che grazie anche ad attività di natura tecnica riuscivano a individuare gli odierni indagati alle attività fermati anche durante uno dei loro ultimi prelievi. Quindi la successiva perquisizione domiciliare nei confronti degli indagati che portava al rinvenimento e sequestro di 500 litri di carburante, svariate card carburante clonate, uno skimmer per la decodifica delle carte originali danaro per oltre 10.000 euro e materiale informatico ora al vaglio degli inquirenti.

La Procura reggiana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci richiedeva ed otteneva l’odierna ordinanza di custodia cautelare in regime di arresi domiciliari che veniva trasmesso per l’esecuzione ai carabinieri di Campagnola Emilia che hanno arrestato due dei tre destinatari essendo nel frattempo uno andato all’estero. Le indagini hanno rilevato che in soli 20 giorni del mese di maggio scorso, grazie all’attività di monitoraggio svolta dai carabinieri di Campagnola Emilia, è stato possibile attribuire ai tre prelievi di carburante per circa 3.000 litri ai danni di aziende ubicate tra l’Emilia e la Lombardia, alcune delle quali, peraltro, in conseguenza all’importante parco auto tenuto, non si erano accorti dell’attività illecita ai loro danni.

Fonte parmatoday.it

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