Si tratta della seconda unità galleggiante per la produzione di gas naturale liquefatto dell’utility italiana nel Paese. Le due navi produrranno in totale 3 milioni di tonnellate all’anno di metano dal 2025.
Eni accelera sul gas naturale liquefatto. L’utility italiana ha firmato un contratto con Wison Heavy Industry per costruire e istallare un’unità galleggiante per la produzione di gnl, anche chiamata floating liquefied natural gas (Flng). L’imbarcazione avrà una capacità di 2,4 milioni di tonnellate all’anno e sarà posizionata al largo delle coste della Repubblica del Congo. La nave, lunga 380 metri e larga 60, sarà ancorata a circa 40 metri dal livello dell’acqua. Il gruppo ha già avviato le danze il 20 dicembre con l’ordine delle forniture critiche e il taglio della prima lamiera dei serbatoi criogenici.
È la seconda unità galleggiante di Eni in Congo
Per Eni questo è il secondo Flng nel Paese africano, dove il gruppo è presente dal 1963. Il primo, Tango, ha una capacità di 0,6 milioni di tonnellate all’anno e inizierà a produrre gas naturale liquefatto dal 2023. Secondo i calcoli del Cane a sei zampe, il blocco Marine XII di cui fanno parte le due unità galleggianti raggiungerà i 3 milioni di tonnellate all’anno nel 2025 di metano, in linea con la strategia di Eni di valorizzare le proprie risorse di gas. E fornendo un’alternativa all’Europa alle forniture del Cremlino. Nonostante la notizia, a un’ora dalla chiusura della borsa, il titolo Eni lascia sul terreno lo 0,43% a 13,4 euro.
Fonte milanofinanaza.it – Articolo di Emma Bonotti