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Rapina al distributore e odio social contro benzinaio ‘occasionale’, l’ingegnere: “Mi ha salvato la vita, aiutatemi a rintracciarlo”

“Ha subito chiamato i soccorsi, poteva scappare ma non l’ha fatto”

Nei giorni scorsi era stato attaccato sui social perché non ha fatto l’eroe. Non ha provato ad aggredire il rapinatore armato di pistola che minacciava l’ingegnere 32enne che si trovava sullo scooter e stava facendo benzina. Oggi è stata la stessa vittima, Fabio (le cui condizioni sono in netto miglioramento dopo i colpi d’arma da fuoco ricevuti alle gambe per sfregio), a lanciare un appello “all’uomo di colore” che gli ha salvato la vita. Un giovane che, come tanti altri migranti, provano a guadagnare qualche spicciolo assistendo i clienti ai distributori nella speranza di ricevere poche decine di centesimi. 

Fabio è stato ferito da due proiettili alle gambe e ricoverato in codice rosso all’ospedale del Mare. Aveva perso molto sangue e rischiava addirittura l’amputazione della gamba. Per fortuna il primo intervento chirurgico al quale è stato sottoposto è andato bene e le sue condizioni, giorno dopo giorno, migliorano. Fondamentale è stato l’apporto del giovane africano che si trovava la sera di mercoledì 29 marzo al distributore di benzina in via Reggia di Portici, nel quartiere San Giovanni a Teduccio a Napoli. Erano le 19.35 quando due giovani in scooter sono entrati in azione per rubare il motorino del 32enne ingegnere. Un’azione durata circa un minuto e mezzo e finita nel sangue perché il bandito, una volta realizzato che la preda non avrebbe consegnato lo scooter, ha sparato mirando alle gambe prima di fuggire.

“Sento l’esigenza di dirgli grazie – aggiunge -. Si, voglio ringraziarlo per non essere fuggito via e avermi aiutato. Chi ha messo in atto quella rapina aveva una pistola ma, nonostante questo, lui non è andato via. Sono stato ferito, ero a terra sanguinante, non so cosa sarebbe potuto accadere. Devo a lui la possibilità di essere stato soccorso velocemente e vorrei che gli giungesse il mio grazie”. Nel filmato diffuso nei giorni scorsi, si vede infatti il giovane prendere il cellulare e allertare i soccorsi prima di aiutare la vittima, riversa a terra in una pozza di sangue.

L’appello viene rilanciato anche dalla trasmissione “La Radiazza” in onda su Radio Marte e condotta da Gianni Simioli. “All’indomani dell’ennesima pagina di violenza, la rapina all’ingegnere (ferito da colpi di arma da fuoco alle gambe), i soliti “opinionisti” dei social, si sono scatenati contro il ragazzo che lavora presso la pompa di benzina, scenario del drammatico episodio. L’accusa? Non aver, secondo gli stessi, mosso un solo dito a difesa del malcapitato. Ma, ‘o Pataterno è grande, e stamattina, è proprio la vittima, un ingegnere, a lanciare, dalle pagine de “Il Mattino” un appello affinchè quel ragazzo si faccia vivo. vuole dirgli grazie. “Ringrazio il benzinaio, mi ha soccorso e non mi ha fatto sentire solo”. Noi de “La Radiazza” su Radio Marte, sosteniamo questo appello e cercheremo di trovarlo. Magari ha paura di uscire allo scoperto perchè era lì senza contratto o teme di essere identificato dai delinquenti. Aiutateci a contattarlo”.

Fonte ilriformista.it


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