Controllo al casello autostradale di Venezia Est: un autotrasportatore ha riferito di dover consegnare in provincia di Napoli del lubrificante, ma si trattava in realtà di carburante.
Le fiamme gialle di Treviso hanno sequestrato 24 mila litri di gasolio di contrabbando e un autoarticolato utilizzato per il trasporto illecito, denunciando il conducente alla locale procura della Repubblica. Il mezzo, proveniente da Lipsia (Germania), dopo aver fatto ingresso nel territorio nazionale dal valico di Tarvisio, è stato individuato dai finanzieri nel corso di un controllo al casello autostradale di Venezia Est.
Il conducente, di nazionalità rumena avrebbe riferito di non conoscere che tipo di prodotto trasportasse e neppure il luogo esatto di consegna finale, esibendo soltanto una lettera di vettura internazionale riportante l’indicazione del prodotto trasportato, un lubrificante denominato “Remolag”, il nome della società tedesca venditrice, della società lettone acquirente e, quale presunto luogo di destinazione finale del prodotto, La Valletta (Malta).
L’autoarticolato, sulla base della documentazione esibita, per raggiungere la destinazione finale avrebbe dovuto percorrere circa 2.400 chilometri per la sola tratta di andata, il che rendeva l’operazione commerciale del tutto illogica, sia per il tempo impiegato che per i costi, tenendo conto del valore della merce. La circostanza ha finito per insospettire ulteriormente i finanzieri trevigiani in ordine alla regolarità del trasporto. La conferma che si trattasse di gasolio – e dunque di un prodotto sottoposto ad accisa – è giunta dalle analisi, svolte dal laboratorio chimico dell’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli di Venezia – Marghera.
«Le frodi alle accise arrecano gravi danni alle entrate dello Stato ed effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza, anche a causa delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali – si legge in un comunicato -. L’operazione della guardia di finanza di Treviso conferma perciò l’importanza, per un efficace contrasto di tali fenomeni illeciti, del controllo della viabilità primaria e secondaria del territorio regionale, attraverso un presidio costante di pattuglie su strada, anche in orari notturni e in giorni festivi, sulla scorta dell’analisi dei flussi veicolari maggiormente a rischio».
Fonte veneziatoiday.it