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Assogasliquidi, ‘razionalizzare rete carburanti, strategica per futuro mobilità sempre più decarbonizzata’

Il vice presidente Marco Roggerone in audizione alla X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati.

Assogasliquidi-Federchimica sottolinea la necessità di procedere alla razionalizzazione della rete carburanti “partendo in primo luogo dall’applicazione piena delle normative e degli strumenti già esistenti (quale ad esempio l’anagrafe dei punti vendita, incidendo sugli impianti già risultati incompatibili)” e “la necessità che il percorso di eventuale chiusura sia supportato da investimenti pubblici e della semplificazione delle procedure amministrative connesse (a cominciare dalla tematica delle bonifiche)”. Ad affermarlo è Marco Roggerone, Presidente del Gruppo Gpl autotrazione e VicePresidente di Assogasliquidi-Federchimica in audizione alla X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati sottolineando “la strategicità della rete di distribuzione dei carburanti per l’oggi ma anche per il futuro della mobilità sempre più decarbonizzata”.

L’Italia, rileva, “è tra i leader europei nelle infrastrutture di distribuzione del Gpl (con la presenza di quasi 4.660 punti vendita) e del Gnl (con 140 punti di rifornimento per il trasporto leggero e pesante: la rete dei punti vendita per i due prodotti gassosi alternativi si è sviluppata nel tempo in maniera armonica con il crescere della domanda e potrebbe ancora farlo (laddove necessario) se aumenta la domanda, favorendo contemporaneamente la decarbonizzazione, grazie allo sviluppo dei prodotti bio e rinnovabili dei gas liquefatti”.

A proposito della possibilità di una crescita della rete distributiva del Gpl, attraverso la crescita dei consumi, Roggerone ha anche presentato la proposta di Assogasliquidi per favorire l’efficientamento ambientale del parco auto circolante. Si tratterebbe di misure pubbliche di incentivo rivolte a chi possiede auto di classe non inferiore a Euro 4 e intende trasformarle a gpl o metano. Il contributo pubblico di 400 euro per impianto a gpl e 700 euro impianto a metano di ciascuna auto, permetterebbe di convertire sino a 120.000 veicoli, con forti riduzioni di polveri sottili e di CO2, oltre ad un ritorno economico stimato fino a circa 30 milioni euro. La misura, ha spiegato, promuoverebbe un settore che rappresenta un’eccellenza nazionale a livello mondiale e garantirebbe il diritto alla mobilità dei cittadini con minore disponibilità economica che non possono permettersi l’acquisto di un’auto.

Roggerone ha inoltre ricordato alla Commissione X il processo di sviluppo, da parte dell’industria italiana dei gas liquefatti, dei prodotti bio e rinnovabili di Gpl e Gnl anche attraverso processi che utilizzano rifiuti organici e inorganici con il dimetiletere. Questi prodotti possono già oggi essere utilizzati in purezza o miscelati al prodotto tradizionale, senza impatto sul punto vendita o sulle infrastrutture di logistica/approvvigionamento (oltre che sulle auto vetture o sui tir alimentati con i carburanti alternativi Gpl e Gnl).

Fonte adnkronos.com

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