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Troppo rumore dall’autolavaggio, dal Comune arriva l’ordinanza: entro 30 giorni il problema va risolto

L’attività con l’uso delle attrezzature avrebbe superato i limiti previsti in materia di inquinamento acustico come rilevato dall’Arta, per questo ora dovrà bonificare e assicurare la risoluzione del problema riportando i parametri in quelli previsti dalla legge e fornendo la dovuta documentazione.

Troppo rumore dall’autolavaggio, dal Comune, nello specifico dal settore sostenibilità ambientale e transizione ecologica, arriva l’ordinanza dirigenziale per chiedere di sanare la situazione entro trenta giorni. Solitamente si è abituati a parlare del tema inquinamento acustico per la movida notturna, ma anche i rumori mattutini o comunque legati ad attività diurne hanno dei limiti e proprio quello previsto dalla legge sarebbe stato superato dall’attività che si trova nei pressi del centro città, a causa dell’uso nei suoi ambienti interni e sopratutto esterni, di attrezzature come l’asciugatore, l’aspirapolvere o l’idropulitrice.

A rilevarlo, si specifica nell’ordinanza, è stata l’Arta Abruzzo che si è occupata della relazione fonometrica “in cui si riscontrava il superamento del valore limite differenziale diurno del livello sonoro nella modalità di misura “a finestre aperte”, per le emissioni acustiche generate

dall’utilizzo di attrezzature”, si legge nell’ordinanza. Di qui, data comunicazione alla Asl, la comunicazione all’autolavaggio di mettere in atto entro 30 giorni dalla notifica, “adeguati interventi di bonifica e di adozione di ogni utile accorgimento tecnico, funzionale e organizzativo atti a ricondurre il rumore di che trattasi entro i limiti previsti dalla normativa vigente, producendo la seguente documentazione a dimostrazione dell’avvenuta esecuzione di adeguati interventi tecnici funzionali e organizzativi che consentano il rientro del valore limite differenziale negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”. Nello specifico entro un mese il legale rappresentatane dell’attività dovrà consegnare al servizio Tutela ambiente igiene urbana e adempimenti del Comune, all’Arta, alla polizia locale e al servizio Igiene e sanità pubblica della Asl, una relazione con la descrizione degli interventi eseguiti con la documentazione allegata utile all’abbattimento delle emissioni sonore e una valutazione di impatto acustico fatta da un tecnico che ne accerti l’efficacia “in ambiente abitativo e in ambiente esterno”. Materiali che poi dovranno essere conservati nel caso di eventuali controlli sul posto.

Fonte ilpescara.it

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