Genova. Sono sempre meno i benzinai in Liguria e in provincia di Genova. È quanto emerge dai dati dell’osservatorio regionale dei carburanti mentre le associazioni di categoria – Faib Confesercenti, Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio – si mobilitano anche a Genova per contrastare i contratti illegali di appalto o presidio, giudicati nuove forme di sfruttamento a basso costo. Oggi i rappresentanti sindacali nazionali e regionali delle tre sigle, in una delle assemblee unitarie convocate in tutta Italia, hanno incontrato decine di colleghi provenienti da tutta la regione.
I numeri parlano chiaro: dal 2004 al 2022 (ultimo anno per cui sono disponibili i dati) gli impianti eroganti in Liguria sono scesi da 601 a 512, un calo del 17,3%. Per quanto riguarda i combustibili erogati, la benzina è passata da 444,2 milioni di litri agli attuali 270 milioni, in lieve ripresa dopo il tracollo in periodo Covid, mentre il gasolio, da 292 milioni di litri nel 2004 ha raggiunto un picco di 404,7 milioni nel 2018 per poi attestarsi a 384,4 milioni. Bene il Gpl, che ha visto aumentare gli impianti (da 17 a 33 con una crescita costante) e passare da 7,2 milioni a 23,6 milioni di litri erogati. Il metano, invece, che nel 2004 era fermo a 4,5 milioni, ha avuto un exploit fino al 2015 (9,5 milioni) per poi calare e crollare negli ultimi tempi a causa della crisi globale, fino ai 5,7 milioni rilevati nel 2022: nel frattempo gli impianti sono saliti da 7 a 11Testo liguria24.it – Foto genova24.it