In Piemonte, circa 100 stazioni di servizio a marchio Europam sono attualmente senza carburante, con conseguenti chiusure in diverse province, tra cui Torino, Biella e Cuneo. La situazione, segnalata da Confesercenti, sta mettendo a dura prova i gestori, molti dei quali non ricevono rifornimenti da oltre cinque giorni.
🛑 Un impatto pesante per i gestori
Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, ha definito la situazione “estremamente preoccupante”, sottolineando come l’assenza di carburante comprometta gravemente la fiducia dei clienti e i ricavi delle stazioni. “Alcuni dei nostri associati sono a secco da venerdì scorso – ha dichiarato – per loro, che vivono delle sole vendite di carburante, è una situazione insostenibile. Questo clima di incertezza mina il rapporto fiduciario con i clienti, che sono costretti a rivolgersi altrove”.
🔍 Possibili difficoltà finanziarie
La mancanza di rifornimenti non è una novità, secondo Nettis, che segnala problemi di consegne irregolari anche nei mesi precedenti. “Non vorremmo che questi episodi siano il sintomo di difficoltà aziendali più gravi, capaci di mettere a rischio la sopravvivenza stessa degli impianti e i posti di lavoro di centinaia di titolari e dipendenti”.
⚠️ Pressione su Europam
Con circa 250 punti vendita in tutto il nord e centro Italia, Europam non ha ancora fornito spiegazioni ufficiali sul motivo dei mancati rifornimenti, nonostante le numerose segnalazioni di Faib-Confesercenti. “È un atteggiamento arrogante e irresponsabile – denuncia Nettis – che deve cessare. Stiamo valutando possibili azioni legali per tutelare i gestori e richiedere un risarcimento per i danni subiti”.
🎯 Un colpo doppio per Biella
La situazione rischia di creare ulteriore caos a Biella, dove nel weekend si terrà l’adunata nazionale degli Alpini, evento che porterà migliaia di persone in città. “Non garantire i rifornimenti in un momento di grande affluenza sarebbe una beffa per i colleghi”, conclude Nettis.
