NewsRassegna Stampa

La stazione di servizi a Futurmotive

L’automotive sta cambiando e con lui anche le classiche stazioni di servizio.

Impianti insostituibili e che fino ad ora non hanno manifestato un veloce ritmo di cambiamento. Le cose sembrano però destinate a mutare: a dirlo un panel di addetti ai lavori che hanno descritto la stazione di servizi al Futurmotive 2020.

Cuccioli in crescita nelle stazioni di servizio
Il direttore del magazine Area di servizio, Massimo Cicalini, ha parlato dei carburanti alternativi come di “cuccioli” che stanno crescendo velocemente. L’idea è che “ai classici GPL e Metano si stanno aggiungendo il Metano liquefatto, il biometano, l’Idrogeno e soprattutto l’elettrico, che occorrerà affrontare con nuove strategie. La rete delle stazioni di servizio e degli autolavaggi sono un’infrastruttura già pronta e ben conosciuta che può supportare questi nuovi carburanti così come servizi innovativi come i nuovi tipi di pagamento. Ricordo poi che durante il lockdown questi servizi sono rimasti aperti e avrebbero potuto dare molti servizi utili. Le stazioni e i lavaggi sono sempre più green ma c’è la concorrenza degli abusivi, soprattutto al sud. In ogni caso la mobilità sostenibile nasce anche con lavaggio green e il nostro contributo è molto importante: possiamo essere protagonisti anche nei prossimi anni”.

Come ricaricare nelle stazioni di servizio?
Lucio Tropea, Global Marketing E-mobility Enel X, nel suo intervento durante il panel la stazione di servizi al Futurmotive 2020 ha convenuto che “le stazioni di servizio sono uno dei ‘porti sicuri’ nei quali si possono ricaricare le elettriche. Guardando alle auto si può vedere che le loro capacità di carica si polarizza su 2 tipi: quella lenta, fino a 11 kw, è del tipo ‘ricarico perché sono fermo’. L’altra, quella fast, ha una fruizione simile al rifornimento classica e quindi le aree di servizio saranno riferimenti sicuri per chi è abituato ai carburanti. Ricordo che è relativamente semplice installare colonnine in queste aree di servizio e quindi si riconfigureranno e avranno ancora un ruolo. Le auto elettriche stanno crescendo, forse a valanga: fra 4/6 anni sarà semplice usare un’elettrica”.

Decarbonizzare, ora: il futuro delle stazioni di servizio
L’intervento di Francesco Pinardi, Amministratore Delegato di Keropetrol, si è focalizzato sul percorso di decarbonizzatore . In effetti “abbiamo creato Ekomobil, una società per distribuire vettori energetici sostenibili quali elettricità per le ricariche, metano anche liquido e GPL. Il trasporto leggero e pesante stanno guardando con molto interesse al gas e un anno particolare come il 2020 è una buona occasione per cambiare. Ekomobil è al fianco delle infrastrutture che stanno cambiando molto. Pensiamo per esempio alla infrastrutture, importanti per decarbonizzare: pensiamo a quanto fotovoltaico sarebbe possibile sistemare sulle pensiline delle stazioni di servizio. Un contributo importante è dato dalla recente possibilità di rifornirsi di metano ai self-servic e anche nel delivery a basso impatto ambientale. Se le scelte individuali sono importanti, ora scegliere green è ancor più semplice”.

Come cambia l’autolavaggio nelle stazioni di servizio
Il panel ‘la stazione di servizi al Futurmotive 2020’ ha visto l’intervento di Davide Bosio, Amministratore Delegato di Aquarama, conosciuta azienda che produce autolavaggi. Bosio ha ricordato che le aree servizio e i lavaggi professionali sono più affidabili e più sostenibili rispetto agli abusivi. Le nuove stazioni di lavaggio, poi, sono molto green e offrono lavaggi perfezionati: le spazzole Carlite, per esempio, lavano bene e rispettano la vernice. Una raffinata ricerca estetica, con suggestive luci a LED, dà appeal estetico e attrae le persone nell’area di servizio. Sistemi di pagamento sempre più evoluti, con schermi touch e compatibilità con carte fidelity e di credito, app e Satispay, incontrano anche le abitudini dei nativi digitali.

Fronteggiare l’emergenza: così lo fanno le stazioni di servizio
Marco Costamagna, il Presidente di Federlavaggi, ha sostenuto che “l’emergenza Covid ha preso tutti di sorpresa ma abbiamo reagito. In attesa della riapertura Federlavaggi ha preparato delle linee guida per tutti, un lavoro complicato perché i vari impianti sono molto diversi fra di loro. Abbiamo dovuto anche tener conto dell’esistenza di attrezzature a rischio come gli aspirapolvere e gli sbatti tappeto, in grado di disperdere particelle di ogni tipo nell’aria: ne abbiamo quindi inibito l’uso. Un suggerimento che abbiamo ascoltato è stato di semplificare le linee guida di sicurezza, convertendole in un piacevole fumetto”.

L’imprenditore del lavaggio: far impresa per gestire al meglio le stazioni di servizio
Carlo Gavotto, il Vicepresidente Federlavaggi, nel corso della sessione la stazione di servizi al Futurmotive 2020 ha ribadito che un impianto di lavaggio è fare impresa. Gli  abusivi non rispettano le regole e lavano a mano con chissà quali prodotti e rispetto per l’ambiente. Questo tipo di lavaggio ha costi competitivi rispetto a quelli automatici ma non è competitivo rispetto al lavaggio a casa: in fondo le procedure e l’accuratezza sono comparabili. Il messaggio che dovrebbe passare è dovremmo riuscire a denunciare e far chiudere i lavaggi a mano, abusivi e incontrollati.

Fonte inforicambi.it – Articolo di Nicodemo Angì

Mostra di più

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio