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GNL, è il momento della svolta.

La pandemia non frena la crescita del GNL, che conferma un buon dinamismo dell’intera filiera nonostante la contrazione dei mercati che ha caratterizzato l’ultimo anno. Il dato emerge dallo studio dell’Osservatorio di REF-E condotto sui dati del 2020: la rete distributiva del gas naturale è in costante espansione, con un aumento dei punti vendita per il rifornimento di mezzi pesanti pari al 34% rispetto al 2019. In tutto, le stazioni sono 94 e fanno dell’Italia il paese leader in Europa, in testa rispetto alla Spagna, che ne conta 62, e alla Francia, che ne ha 48. Crescono anche i depositi di tipo GNL-GNC a uso dei mezzi leggeri, presso i quali il rifornimento avviene tramite vaporizzazione e successiva compressione del prodotto liquido: grazie a 11 nuovi impianti, oggi raggiungono un totale di 105.

Un’opportunità da non perdere
Il quadro d’insieme mostra le potenzialità del GNL nei diversi settori di utilizzo, confermate dagli investimenti delle imprese e dall’incremento del numero di operatori, che nel secondo semestre del 2020 cresce quasi del 30%. Afferma Andrea Arzà, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica: «L’Italia è pronta per un salto in avanti nell’utilizzo del GNL, una fonte energetica di immediata disponibilità, in grado di garantire una drastica riduzione delle emissioni di polveri sottili e una sensibile riduzione di CO2, che in tutto il mondo sta registrando un forte incremento della domanda nel settore della logistica e nel trasporto pesante. Già oggi, navi e camion possono contribuire a una forte riduzione di emissioni e domani potranno andare a bioGNL senza bisogno di alcuna trasformazione. Oggi abbiamo un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire. Tuttavia, il piano di Recovery a oggi approvato dal Consiglio dei Ministri prevede per il GNL solo interventi mirati per l’utilizzo e sostegno all’acquisto di autobus e traghetti. Per imboccare un percorso di crescita, evitando di vanificare gli investimenti e intercettarne di nuovi, è necessario che il piano venga implementato in maniera consistente attraverso una linea specifica progettuale sul GNL. Sostenendo innanzitutto gli investimenti sulle infrastrutture di approvvigionamento per garantire la crescita omogenea della distribuzione del prodotto».

Una flotta di oltre 3.500 tir a GNL
Lo sviluppo della rete è avvenuto in maniera proporzionale all’aumento della domanda, guidata dall’incremento della flotta circolante di mezzi pesanti alimentati a GNL che, al 2020, risulta costituita da circa 3000 unità: +35% rispetto al 2019, a cui vanno aggiunti i mezzi non immatricolati in Italia ma operanti sul territorio nazionale. Complessivamente, alla fine del 2020 la flotta circolante di mezzi alimentati a GNL superava i 3.500 mezzi.

Crescono i depositi small scale
Gli investimenti non riguardano solamente il segmento della distribuzione. Nel 2020 si conferma il forte interesse nello sviluppo dell’infrastruttura di approvvigionamento: numerose le manifestazioni di interesse da parte delle autorità di sistema portuale per realizzare depositi small scale nelle sedi portuali. Attualmente si registrano 8 progetti per depositi di stoccaggio con un iter autorizzativo avviato, più ulteriori 9 progetti il cui iter autorizzativo è in corso di valutazione o di attivazione.

Una fonte per l’alimentazione off-grid
La versatilità della logistica del prodotto lo rende adatto a soddisfare il fabbisogno energetico di realtà residenziali e commerciali non servite dalla rete di trasporto e distribuzione del metano. Sono 4 le reti canalizzate alimentate a GNL in altrettanti comuni. Le utenze industriali off-grid alimentate da impianti a GNL sono arrivate a 30.

Fonte energiamercato.it 

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