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La strada per uscire dalla pandemia

A un anno esatto dall’inizio della pandemia, una luce sta cominciando ad emergere alla fine di quello che sembra un tunnel terribilmente buio, a seguito di vari programmi di vaccinazione, alimentando la speranza di un ritorno a una certa normalità nelle operazioni commerciali entro la fine del 2021. In un precedente blog, abbiamo posto la domanda se siamo pronti e adeguatamente attrezzati per una nuova realtà, il mercato post-Covid. Una volta calmatesi le acque, quando andremo a tirare le somme, quanto sarà cambiato il mercato? Saremo preparati e attrezzati per le nuove realtà di un mondo degli affari che è stato catapultato in avanti in termini di digitalizzazione dovuto alla necessità di rispettare le linee guida di distanziamento sociale e le restrizioni sui viaggi d’affari? Forse alcune delle risposte si trovano nel lavoro fatto durante quest’ultimo anno.

In un’intervista con Commercial Tyre Business, Guy Heywood, Head of Hankook TBR marketing & strategy per l’Europa, ha parlato di come sono stati implementati importanti piani di ritorno al lavoro e all’attività come un modo per superare i primi problemi relativi alla pandemia. Senza dubbio, anche Hankook avrà una pianificazione simile in corso per il ritorno alle operazioni commerciali a cui siamo più abituati. Detto ciò, la pianificazione dettagliata, le previsioni e le proiezioni non sono di per sé le soluzioni ottimali per avere successo in un mercato post-Covid. Molti sosterrebbero che queste sono delle necessità, con o senza pandemie che plasmano intere generazioni. È possibile che si debbano affrontare questioni relative alla globalizzazione del libero mercato. Storicamente, abbiamo visto una moltitudine di marchi di alto profilo all’interno del settore automobilistico spostare le loro basi di produzione in luoghi con un basso costo della manodopera.

La pandemia però, ha dimostrato che i problemi che sorgono in un paese possono avere enormi ripercussioni economiche in tutto il mondo. Questo potrebbe spingere i governi e le società civili a dare maggiore importanza alla protezione delle comunità locali, creando uno scenario di maggiore attenzione alla responsabilità sociale da parte delle imprese. Aziende come ATG, che hanno affrontato con successo le sfide dell’importazione di prodotti in un’epoca in cui la catena di fornitura globale è stata rigorosamente testata, e hanno già organizzato squadre di specialisti e portafogli di prodotti progettati per l’utente finale di una specifica comunità geografica, potrebbero essere in una posizione di vanteggio in questo tipo di scenario. Piani aziendali strutturati e graduali, combinati con team locali, si possono rivelare la scelta vincente per colmare l’incertezza creata da qualsiasi cosa la nuova “normalità” ci proponga. Non importa cosa il mercato post-Covid ha in serbo per noi, dovremo avere una mentalità aperta al cambiamento, e ai disagi, poiché le regole del gioco sono cambiate.

Richard Wilson – Editor of Commercial Tyre Business

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