L’organizzazione acquistava il carburante all’estero, poi, grazie ad un giro di fatture false, riusciva a rivendere i carburanti a prezzi molto convenienti. La Guardia di finanza ha bloccato una Lamborghini e una Jeep Wrangler intestate a presunti prestanome.
Sequestrate una Lamborghini Huracan e una Jeep Wrangler Saha agli esponenti dell’organizzazione della frode del carburante. Gli uomini della Guardia di finanza di Pavia avevano scoperto una frode da 100 milioni di euro, con a capo gli esponenti di un clan camorristico e un componente del clan dei Casamonica, che aveva portato all’arresto di 13 persone e perquisizioni in tutta Italia.
L’operazione ribattezzata «Fuel Discount», coordinata dalla Procura di Pavia, aveva permesso di portare a galla un sistema di frodi carosello con cui erano stati sottratti al fisco circa 100 milioni di Iva in poco più di due anni. I vertici dell’organizzazione, con il reverse change, usavano società straniere non soggette all’Iva, guadagnando illecitamente. Le indagini erano partite nel 2019 a seguito di alcune segnalazioni su un traffico anomalo, un’affluenza di clienti straordinaria, in un vecchio magazzino in disuso a Vigevano, che era stato nuovamente affittato.
Grazie al sequestro delle auto di lusso, sono stati recuperati 250 mila euro, parte del patrimonio accumulato con la maxi frode. Le auto erano state intestate a prestanome, tramite una società sammarinese. La Jeep Wrangler è stata sequestrata in Germania, da parte della polizia tedesca, mentre la Lamborghini Huracan, è stata rintracciata in provincia di Bergamo, dalla polizia stradale.
Fonte milano.corriere.it – Articolo di Eleonora Lanzetti