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Trasporto benzina Usa, probabile crisi per mancanza autisti

Dopo i chip la super: secondo CNN operativo 25% cisterne in meno.

Dopo la carenza di semiconduttori, che in tutto il mondo sta costringendo le Case automobilistiche a rallentare i ritmi produttivi o addirittura a fermare gli stabilimenti, dagli Usa arriva un altro allarme su una possibile imminente situazione di crisi. Per carenza di autisti qualificati, la filiera distributiva del carburante negli Stati Uniti rischia – riferisce la sezione business della Cnn – potrebbe fermarsi o quantomeno con consegnare la richieste quantità di benzina ai distributori.

A creare questa situazione un duplice elemento turbativo: da un lato il boom che si è verificato fin dall’inizio della pandemia per il trasporto su gomma dei beni essenziali e dell’e-commerce (cosa che ha spostato migliaia di autisti dalla cisterne ai normali articolati per merci) e una nuova normativa federale – entrata in vigore nel gennaio del 2020 – che ha provocato la revoca di moltissime licenze di guida (si parla da 40 e 60mila) per precedenti violazioni su droghe o alcol.

Ora secondo la National Tank Truck Carriers, circa il 20-25% delle autocisterne rimarrà ferma nei depositi – e quindi non trasporterà benzina quest’estate – perché non ci sono abbastanza conducenti qualificati. Tutte le organizzazioni e le grandi compagnie di trasporto stanno facendo pressioni per semplificare il rilascio delle nuove certificazioni alla guida, e il mercato delle assunzioni sta facendo segnare un aumento delle paghe, ma vista l’imminenza della stagione estiva è concreto il rischio – come segnalato dalla Cnn – che la filiera del carburante faccia segnare in Usa momenti critici. 

Fonte ansa.it

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