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Benzina, boom dei prezzi: tutti gli aumenti dell’effetto Covid.

Le stime del Mise e delle associazioni dei consumatori registrano un aumento del costo del carburante.

Il prezzo del carburante in Italia è in salita. Lo rivelano le stime del Ministero dello Sviluppo economico, che registra, nella settimana dal 3 al 9 maggio, un aumento in media a 1,588 euro al litro della benzina e a 1,447 euro al litro del gasolio. Da una parte gli effetti della ripresa economica grazie all’allentamento delle restrizioni, dall’altro la crescita delle quotazioni del greggio sui mercati internazionali, causati anche dall’attacco informatico agli oleodotti nella costa orientale degli Usa, fanno lievitare le cifre a quote che non si vedevano da prima dell’epidemia da Covid-19.

L’effetto della pandemia sulla benzina: le stime del costo del carburante
Sono tariffe che non si raggiungevano da gennaio 2020 nel caso della verde e da febbraio dello scorso anno per il diesel e che per Assoutenti peseranno a fine anno per 266 euro in più a famiglia, in totale 6,5 miliardi in meno nelle tasche degli italiani.
Lo denuncia il presidente Furio Truzzi: “Rispetto allo stesso periodo del 2020 la benzina costa il 16% in più, con un maggior esborso pari a +266 euro annui a famiglia per la verde, +230 euro per il diesel. Questo significa una stangata su base annua pari a 6,5 miliardi di euro solo per i maggiori costi di rifornimento sostenuti dalle famiglie a causa dei rialzi dei listini alla pompa.”
“A tali effetti vanno poi aggiunte le ripercussioni sul fronte dei prezzi dei prodotti trasportati, dei beni energetici e dei maggiori costi sostenuti dall’industria, che finiscono per essere scaricati sui consumatori finali” ha detto il responsabile di Assoutenti.
L’Unione nazionale dei consumatori ha calcolato in proposito un rincaro nel 2021 di 7,32 euro per un pieno di benzina e di 6,41 euro per il diesel, con incremento rispettivamente del 10,2% e del 9,7%.

L’effetto della pandemia sulla benzina: altri rincari in arrivo
Ma gli aumenti sul prezzo del carburante potrebbero non fermarsi qua: il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli stima per fine anno

Per questo Assoutenti rivolge un appello all’esecutivo: “Chiediamo al Governo Draghi di intervenire sull’abnorme tassazione che vige sui carburanti, perché è intollerabile che oggi su un litro di benzina ogni automobilista paghi quasi il 64% di tasse (il 60,7% sul gasolio) a causa di Iva e accise che nessun Governo ha mai avuto il coraggio né di tagliare, né di sterilizzare quando si verificano forti rialzi delle quotazioni”, è la richiesta di Furio Truzzi.

Fonte quifinanza.it

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