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Carburanti alternativi, ai pesanti il gas ancora piace tanto.

Una chiacchierata con Marco Seimandi Vicepresidente di Westport Fuel System, ci svela come il metano sia ancora l’alternativa al Diesel

Energia elettrica, gas naturale, idrogeno o ardite combinazioni tra questi elementi: il mondo del trasporto pesante si interroga su quale sia la risorsa in grado di rimpiazzare davvero efficacemente il gasolio. E nel panorama attuale delle soluzioni disponibili, il metano sembra conservare un certo vantaggio. Perché, e soprattutto, sarà così anche nei prossimi anni?

Lo abbiamo chiesto a Marco Seimandi vicepresidente vendite e marketing Westport Fuel Systems Inc., azienda a cui fanno capo marchi celebri come BRC, che da anni realizzano dispositivi di alimentazione alternativa per l’automotive. Una realtà che collabora attivamente con i principali costruttori anche del settore del trasporto pesante su tecnologie come l’alimentazione a metano liquido, che riscuote sempre più consensi.

Elettrico e ibrido sono ancora lontani
“Elettrificazione parziale e totale sono promettenti ma hanno orizzonti di applicazione ancora lontani, mentre altre tecnologie sono già mature e disponibili come appunto il gas. Che ha contenuti ugualmente innovativi, dal metano liquido all’idrogeno che sarà la naturale prosecuzione del percorso evolutivo e dell’attività di gruppi come il nostro”.

“Le tecnologie a cui l’industria del trasporto pesante si sta interessando maggiormente è il gas naturale, soprattutto bio, anche se l’Italia è più indietro rispetto ad altri Paesi nella quota di biogas presente nel metano per autotrazione attualmente distribuito. L’offerta  di veicoli a gas naturale liquefatto, infatti, sta aumentando e le tecnologie più evolute come ‘iniezione diretta ad alta pressione di metano liquido progredisce rapidamente, perché ottiene prestazioni paragonabili al gasolio ma con una componente di ecologia e basso impatto ambientale che la rende anche più appetibile”.

Sembra già molto, ma è soltanto il primo passo di un percorso verso la decarbonizzazione del trasporto su gomma a lungo raggio che dovrà necessariamente accelerare i tempi per rispettare gli obiettivi comunitari e globali. Per sapere cos’altro ci attende, vi rimandiamo all’intervista completa.

Fonte omnifurgone.it – Articolo di Francesco Stazi

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