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Distributore, il Tar boccia Comune e Soprintendenza.

I giudici amministrativi autorizzano la stazione di carburanti sulla . Tangenziale ovest di Siena.

Il Tar ha scritto la parola fine alla telenovela di una decina di anni sulla realizzazione di un distributore di carburante lungo la tangenziale ovest della Palio, nel territorio del Comune di Monteriggioni. Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso della proprietaria del terreno dove avrebbe dovuto sorgere la stazione di servizio contro la decisione del Comune (motivata dalle norme paesaggistiche) di non concedere l’autorizzazione a costruire. Amministrazione e Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, che avevano espresso parere negativo alla realizzazione dell’impianto, sono state quindi condannate al pagamento di 6mila euro. La vicenda inizia nel 2008, quando la proprietaria dei terreni, con in mano i relativi permessi, compreso quello paesaggistico, aveva dato il via ai lavori. Nel 2010 alla donna era subentrata la Sirtam, società titolare dei distributori Tamoil, che aveva ottenuto una nuova autorizzazione paesaggistica. Essendo però scaduti i termini dell’inizio dei lavori, nel 2011 il Comune aveva dichiarato decaduto il permesso di costruzione. Un provvedimento impugnato davanti al Tar, che però aveva respinto il ricorso della società. Passano altri anni e nel frattempo la proprietaria del terreni presenta la richiesta per la realizzazione di un nuovo distributore, più piccolo, e quindi di minore impatto ambientate. Ma arrivano anche stavolta i ’no’ di Comune e Soprintendenza. Nel febbraio del 2018 la donna fa nuovamente ricorso al Tar. Ora il verdetto: “Come affermato dalla Soprintendenza nei proprio scritti difensivi e non contestato dal Comune – si legge nella sentenza – le amministrazioni precedenti non hanno effettuato specifici accertamenti e rilievi volti a verificare la presenza di aree boschive sui terreni interessati dal progetto e la loro effettiva estensione, ma si sono fondate esclusivamente sulle perimetrazioni contenute nel Piano di indirizzo territoriale. Quest’ultime però non hanno valore probatorio assoluto e possono contenere imprecisioni” come per l’area in questione.

Fonte lanazione.it

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