Cartelli ingannevoli, studiati per attrarre gli automobilisti’: le verifiche della Guardia di Finanza negli impianti della provincia.
Ci mancavano solo i furbetti del carburante a buttare fumo negli occhi agli automobilisti, che si trovano a fare già i conti con il caro benzina, oltre che con tutti gli altri rincari di quest’autunno salatissimo per le famiglie italiane. Piccole furbizie, strategie ‘acchiappaclienti’. Un esempio? Cartelli con cifre selezionate, quelle più allettanti: solo il prezzo del self service, per scendere nello specifico, lì ad occhieggiare verso l’ignaro guidatore, e non quello del ‘servito’ (che è chiaramente una cifra più alta), giusto per acchiappare lo sguardo del cliente. E invogliarlo a fermarsi. Ma c’è anche chi, tra i gestori degli impianti di carburanti, ha pensato di non esporre alcun cartello degli importi praticati al consumo, quando invece dovrebbe essere sempre ben visibili dalla strada. Strategie che non sono sfuggite alla Guardia di Finanza di Prato che nelle ultime settimane, anche in considerazione dei recenti rincari dei prezzi di benzina e diesel, ha intensificato i controlli nei confronti dei distributori dell’intera provincia. Nel corso dell’attività ispettiva, i finanzieri hanno rilevato violazioni amministrative da parte di tre esercenti: in tutti e tre i casi si tratta di violazioni che riguardano la disciplina commerciale. È stata contestata, ad esempio, l’irregolare pubblicizzazione dei prezzi tramite l’indicazione, nei cartelli stradali, di valori diversi di quelli poi praticati all’atto del rifornimento.
La strategia era quella di cui si parlava sopra: veniva pubblicizzato solo il prezzo del ‘fai da te’ e non del servito, mentre sul cartello che guarda la carreggiata andrebbero scritti entrambi. Tra le contestazioni anche la mancata esposizione, in modo visibile dalla carreggiata, degli importi praticati al consumo. Una delle altre irregolarità riscontrate dagli uomini della Finanza in questi ultimi controlli, è la mancata comunicazione periodica dei prezzi praticati all’”Osservaprezzi carburanti” istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di una procedura obbligatoria e che la legge impone per consentire ai consumatori di consultare in tempo reale i prezzi dei vari distributori, confrontare le varie opzioni e scegliere il punto vendita che garantisce un maggior risparmio. I gestori, secondo la legge, dovrebbero infatti comunicare i prezzi praticati per tutte le tipologie di carburanti (benzina, gasolio, Gpl e metano) e per tutte le forme di vendita (con priorità per la modalità self service, se attiva durante l’intero orario di apertura). I tre gestori pratesi sono stati quindi multati con sanzioni che ammontano a diverse migliaia di euro. “I controlli – spiega la Guardia di Finanza di Prato – continueranno anche nelle prossime settimane. L’obiettivo è la tutela dei cittadini e degli operatori commerciali che rispettano le regole, al fine di garantire il rispetto dei princìpi della libera e corretta concorrenza sul mercato”.
Fonte lanazione.it