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Così Shell ha convertito un distributore di carburante londinese in hub di ricarica. È un esempio per il futuro

All’inizio del 2021 Shell aveva ricevuto i permessi per realizzare un hub di ricarica per auto elettriche al posto di un suo distributore di carburante di Londra. Dopo alcuni mesi di lavori, da pochi giorni è attiva la stazione di ricarica nel quartiere di Fulham, progettata dallo studio di architettura Bowman Riley.

Ovviamente tutte le pompe per il rifornimento di benzina e gasolio sono state sostituite da colonnine per la ricarica fast in corrente continua. Lo spazio è stato organizzato con nove postazioni, ognuna con una colonnina da 175 kW di potenza. Dalle immagini diffuse si riconosce un popolare modello prodotto dall’australiana Tritium.

Ma Shell non si è limitata alla mera conversione di una stazione di servizio, ma l’ha completamente riprogettata per cambiarne aspetto, filosofia e scopo. I materiali sono più ecosostenibili, con ampio uso di legno, e la pensilina è ricoperta di pannelli fotovoltaici. Inoltre l’energia erogata è tutta certificata come rinnovabile.

Cambia anche lo stabile annesso, che ora offre un salotto per l’attesa, con WiFi gratuito, una caffetteria e un negozio. Anche questi locali sono stati cambiati per abbracciare il concetto della stazione, con ampie vetrate isolate a bassa dispersione di calore, e cappotto sull’edificio per maggiore efficienza energetica, sia in inverno che in estate.

È molto probabile che questo primo hub sia una corta di prototipo per una più ampia conversione già annunciata da Shell, che entro il 2025 avrà, solo nel Regno Unito, 5.000 stazioni di ricarica. Il progetto è certamente ambizioso, ma Shell sembra essere andata all-in sulle rinnovabili e sull’elettrico, come dimostrano le continue attività e acquisizioni in questi settori.

Fonte auto.hwupgrade.it –  Articolo di Massimiliano Zocchi

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