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Siccità, il problema comincia a farsi serio: a Bergamo divieto di lavare l’auto

La progressiva riduzione della disponibilità di acqua dalle sorgenti pone in primo piano la necessità di un razionamento e di evitare sprechi considerati inutili.

La continua e prolungata assenza di piogge si sta facendo sentire pesantemente in tutta Italia. Da Nord a Sud la siccità sta diventando un serio problema e a risentirne sono proprio i corsi d’acqua, i fiumi e i laghi che, a causa della mancanza di rovesci di pioggia, in più luoghi della Penisola hanno toccato i loro minimi storici, arrivando, talvolta, a prosciugarsi completamente. L’allarme, oltre che dagli istituti di monitoraggio e dalle associazioni delle categorie agricole, giunge anche dalle società che gestiscono i servizi di acquedotto che portano l’acqua nelle case. La progressiva riduzione della disponibilità di acqua dalle sorgenti pone in primo piano la necessità di un razionamento e di evitare sprechi. Per questo motivo, nel Bergamasco, è stato addirittura avanzato il divieto di lavare l’auto con l’utilizzo di acqua potabile.

A più riprese, nel corso di questi mesi di inizio 2022, abbiamo dato aggiornamenti sulla situazione relativa alla siccità. Un problema quest’ultimo che, ribadito dalle continue segnalazioni degli istituti di monitoraggio delle acque e delle associazioni delle categorie agricole, si sta facendo sempre più serio. La prolungata assenza di piogge sulla nostra Penisola sta incidendo pesantemente sui livelli dei corsi d’acqua, dei fiumi e dei laghi che, in più luoghi, hanno raggiunto addirittura i loro minimi storici.

E se neanche le comunicazioni dei vari organi addetti al monitoraggio della siccità hanno messo in allerta sulla delicatezza della situazione, ora sono proprio i comunicati delle società che gestiscono i servizi di acquedotto a far scattare un campanello di allarme. Come raccontato da Prima Bergamo, Uniacque spa ha lanciato un appello alle amministrazioni locali relativo al fatto di non utilizzare l’acqua potabile per lavare le auto.

Agli enti locali e ai residenti dell’Isola e delle valli Seriana, Brembana e Imagna, a causa della progressiva riduzione della disponibilità di acqua dalle sorgenti, è stato chiesto di adoperare l’acqua solo ed unicamente per “gli usi idropotabili”, ossia prelevata dal rubinetto e bevuta, oppure usata per lavarsi.

“Al fine di affrontare il prossimo periodo di criticità cercando di evitare ulteriori aggravamenti della situazione, si chiede la collaborazione attiva di tutti gli Amministratori comunali – specifica la nota -. Sarà nostra cura tenervi informati circa l’evoluzione della situazione, restando le strutture di Uniacque spa a vostra disposizione per ogni approfondimento”.

Gli scrivono “Lavami” sull’auto, ma lui: “No, c’è la siccità…”

Sulla questione della siccità, ad inizio marzo, come riportato da Prima Chivasso, avevamo riportato la testimonianza di Carlo Stragiotti, membro dello staff del Presidente della Provincia di Vercelli. Qualche vandalo si era divertito a scrivergli sui vetri dell’auto “Lavami”, come accade di solito quando si incrociano veicoli sporchi di terra. Stragiotti, raccontando l’accaduto, ha però colto l’occasione per sensibilizzare rispetto ai problemi climatici:

“Un paio di giorni fa, ritornando alla mia auto dopo il lavoro in Provincia di Vercelli ho ritrovato il lunotto posteriore con la simpatica scritta ‘Lavami’, sottolineata. E’ vero, dovendo usarla per andare da Varallo al capoluogo quotidianamente per la mia professione, tenere la carrozzeria pulita è impegnativo. Tuttavia negli ultimi giorni la mia non è mancanza di tempo o di voglia, ma bensì una scelta. Come tutti abbiamo modo di vedere non piove praticamente da tre mesi e ormai i fiumi sono in secca, come anche gli acquedotti. Una crisi idrica di cui io personalmente non ho memoria e che sta vedendo numerosi appelli delle autorità”.

Fonte primalavaltellina.it

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