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Caro carburanti. Pioggia di chiusure tra i distributori di metano.

La rete distributiva del metano è sempre più in difficoltà: 40 punti vendita sono stati chiusi nelle Marche, ormai un terzo della rete in Toscana non opera più e la Sicilia è rimasta con due sole stazioni. A tracciare questo preoccupante bilancio è la Federmetano, che comprensibilmente esprime preoccupazione per un settore che rischia di pagare conseguenze ancor più gravi se il governo non interverrà in tempi brevissimi.

Abbassare l’Iva. Secondo l’associazione, oggi si contano 220 impianti di distribuzione di metano per autotrazione (su un totale di 1.529) che, anche a causa del delicato momento dovuto alla guerra in Ucraina, si trovano a dover erogare metano a un prezzo di vendita al pubblico superiore ai 2,999 euro/kg: molti di loro sono stati costretti a chiudere, altri sono in procinto di farlo. E – come detto – in tutta la Sicilia, dopo la progressiva morìa delle stazioni di servizio, sono rimasti solamente due punti vendita attivi. Il governo si è mostrato finora sordo agli appelli lanciati ormai da mesi dalla categoria, come la richiesta di riduzione dell’Iva dal 22% al 5%: sebbene stia lavorando per contenere l’impennata dei prezzi di benzina e gasolio, saliti del 35%, l’esecutivo non ha ancora voluto prendere in considerazione il settore del metano.  

Fonte quattroruote.it – Articolo di Cosimo Murianni

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