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Governare il cambiamento della distribuzione dei carburanti. Vanno avviate politiche di salvaguardia del personale. Lo rileva l’Angac.

Le difficoltà non si fermano: l’intera rete nazionale di distribuzione dei carburanti è sotto stress e necessita di politiche di assistenza e riqualificazione degli impianti e di chi vi lavora. Ieri, 28 marzo, il direttivo Angac, Associazione Nazionale Gestori Autonomi Carburanti, ha incontrato tramite videoconferenza il Ministro del Mite Roberto Cingolani. Angac, dopo aver ringraziato il ministro e l’on.De Toma che ha partecipato all’incontro per la disponibilità, ha ribadito quanto esposto negli incontri precedenti. Se ne citano a tal proposito alcuni:
a) Il futuro della figura del Gestore degli impianti e la tutela e salvaguardia della categoria.
b) La necessità di instaurazione di un tavolo tecnico anche con il coinvolgimento del MISE ed il Ministero del Lavoro.
c) Lo stanziamento e/o l’utilizzo di Fondi per la gestione del cambiamento, per la ristrutturazione degli impianti, per la fuoriuscita, per la ricollocazione/riconversione e formazione dei gestori ed eventuale inserimento nelle nuove politiche attive per il lavoro.
d) Il riesame della contrattualistica aprendo anche a nuove tipologie contrattuali di dipendenza. Possibilità di cessione di ramo d’azienda o proprietà da parte delle compagnie petrolifere a nuove figure imprenditoriali formate, attingendo ad una banca dati formata da ex gestori. La Banca Dati deve essere in grado, anche, di individuare, censire e registrare nuove figure professionali e le nuove tipologie di contratti.
e) Pianificare un consistente programma di formazione, aggiornamento e reskilling ed upskilling del “Nuovo Gestore degli Impianti “, per la gestione del cambiamento del ruolo stesso e per capire e convivere con il processo di informatizzazione, digitalizzazione, robotizzazione, automazione in atto. Inoltre abbiamo potuto rappresentargli, in maniera dettagliata ed esaustiva, tutte le criticità che attanagliano la figura del gestore impedendogli di svolgere il diritto/dovere costituzionale dell’attività lavorativa nel rispetto delle leggi, comprese le problematiche attuali in essere connesse agli intervenuti accordi ed alla tematica, di piщ ampia portata, della rappresentatività nel sistema della contrattazione di questo settore.
Ricordando che alcuni degli argomenti trattati, inerenti la regolamentazione dei rapporti contrattuali, sia sotto l’aspetto normativo che economico tra gestore e compagnia petrolifera titolare dell’impianto di distribuzione di carburante, vista la grave situazione in cui versa la categoria, siano di fondamentale ed urgente rilevanza perchè questi accordi si sono rivelati, da subito, come violativi, in quanto trasgressivi di normative nazionali e a regolamenti comunitari. Angac/Confsal ha richiesto inoltre interventi urgentissimi sul comparto carburanti, anche e soprattutto a tutela dei gestori e dei consumatori, di sterilizzazione Iva e riduzione accise e/o ritorno dei prezzi amministrati per un periodo di tempo determinato. Ha richiesto un intervento da parte del governo per una moral suasion verso le compagnie petrolifere che tenda a rivisitare gli accordi commerciali per rivedere margini ed eliminare alcune limitazioni sulla concorrenza, sostegni alla categoria per il forte aumento dei costi fissi trainati dall’energia elettrica, oltre che l’estensione del credito d’imposta su tutti i costi sostenuti per la vendita con transazioni elettroniche dei carburanti. Angac auspica nell’eventuale nuova contrattazione la regolamentazione di ulteriori giorni di dilazione dei pagamenti, per far fronte ai maggiori costi finanziari. In tema di speculazioni e interventi su accise, Angac ha fornito alcune indicazioni al Ministro Cingolani che successivamente condividerа con il ministro Franco del Mef . Il ministro si è impegnato per la trattazione dei punti sopra descritti con un’interazione con altri ministeri e con tavoli tecnici a cui parteciperanno tutti i soggetti del comparto al fine di trovare una soluzione congiunta e condivisa alle problematiche del settore

Fonte corrieredelleconomia.it – Articolo di Marcello Guerrieri

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