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Gas, il Gnl di Eni dal Mozambico per sostituire il gas russo

Il Mozambico ha ufficialmente iniziato l’esportazione di gas naturale liquefatto prodotto da Eni nel nord del Paese. Si tratta della prima produzione africana offshore di Gnl da mezzo navale operativo in acque ultraprofonde. La notizia, molto importante per la sicurezza energetica dell’Europa, è stata data dallo stesso Eni, che è operatore delegato del progetto Coral South per conto dei suoi partner in Area 4, il bacino di Rovuma dove opera la Mozambique Rovuma Venture Spa (Mrv), una joint venture costituita da Eni, ExxonMobil e Cnpc, che detiene una quota del 70% nel contratto di concessione di esplorazione e produzione nella zona. Gli altri stakeholder dell’Area 4, oltre a Mrv, sono Galp, Kogas ed Empresa Nacional de Hidrocarbonetos E.P., ciascuno con una quota del 10%.

3,4 milioni di tonnellate di gas liquefatto all’anno

Coral South è un progetto di portata storica per il settore e colloca saldamente il Mozambico sulla scena mondiale del Gnl. Approvato nel 2017, entra ora in esercizio dopo soli 5 anni, in linea con la tempistica e i costi previsti nel programma iniziale e nonostante le interruzioni causate dalla pandemia da Covid. Con una capacità di liquefazione del gas di 3,4 milioni di tonnellate all’anno (produrrà Gnl dai 450 miliardi di metri cubi di gas del giacimento Coral), Coral Sul Flng è il primo impianto galleggiante sostenibile per la produzione di gas naturale liquefatto mai realizzato per operare in acque profonde (circa 2.000 metri), e il primo appositamente costruito per l’Africa.

Eni: «Il gas come fonte di sicurezza energetica»

«Questo primo carico rappresenta un nuovo, importante passo nella strategia di Eni», spiega l’ad Claudio Descalzi, «che fa leva sul gas come fonte in grado di contribuire significativamente alla sicurezza energetica europea, anche attraverso la crescente diversificazione delle forniture, supportando nel contempo una transizione energetica equa e sostenibile». Descalzi ha poi sottolineato che Eni continuerà a lavorare con i partner «per assicurare una tempestiva valorizzazione delle vaste risorse di gas del Mozambico». Il carico, diretto in Europa, dovrebbe essere destinato prevalentemente al mercato del nostro continente.

Fonte corriere.it – Articolo di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

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