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NEL MIRINO DELLA POLIZIA TRE AUTOSALONI DI TARANTO. RISCONTRATE DIVERSE IRREGOLARITÀ.

Nell’ambito dei canonici controlli che vengono effettuati agli esercizi pubblici finalizzati a reprimere il fenomeno dell’abusivismo commerciale, personale della Squadra Mobile e della Sezione Polizia Stradale di Taranto – Squadra di Polizia Giudiziaria hanno proceduto ad un controllo amministrativo presso tre rivendite d’auto situate nel Comune di Taranto lungo la pubblica via Consiglio, gestita da due soggetti.

Nella circostanza, sarebbero emerse irregolarità nello svolgimento delle attività commerciali con riferimento alla violazione delle disposizioni impartite dal Comune di Taranto a tutela del corretto funzionamento degli autosaloni.
Il titolare di un primo autosalone eserciterebbe l’attività d’intermediazione nella trattativa di veicoli usati senza il titolo autorizzativo previsto ai sensi dell’art. 115 TULPS.
Inoltre, l’ampliamento della superficie di vendita sarebbe avvenuto senza la presentazione della relativa S.C.I.A. prevista dall’art. 17, comma 1, L.R. 16 Aprile 2015, n. 24, così come una delle tre concessionarie, autorizzata a svolgere l’attività di commercio elettronico di veicoli usati, eserciterebbe l’attività di commercio in sede fissa in assenza della prescritta S.C.I.A. Altre violazioni riguarderebbero diverse inosservanze nella tenuta dei registri delle operazioni giornaliere di carico/scarico veicoli (acquisto-vendita).
Il controllo si è concluso con l’irrogazione delle diverse sanzioni amministrative per un valore complessivo di 15mila euro e con la trasmissione all’Autorità competente della segnalazione finalizzata all’immediata chiusura delle attività.
All’interno dell’autosalone, sarebbe stata individuata un’area adibita ad autolavaggio, sprovvista dell’autorizzazione sanitaria prevista per lo smaltimento delle acque reflue industriali regolamentate dall’art.137, comma 1 e 11 d.lgs 152/2006 TUA.
Pertanto, sono stati sottoposti a sequestro la strumentazione e i prodotti propedeutici all’esercizio dell’attività abusiva, deferendo all’Autorità Giudiziaria i due titolari perché presunti responsabili del reato di cui all’art.137 comma 1 e 11 del decreto legislativo 152/2006, ossia esercitavano l’attività di autolavaggio abusivo senza la prescritta autorizzazione sanitaria disciplinata dal d.lgs 152/2006.

Fonte cronachetarantine.it

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