Il modus operandi sarebbe sempre il solito. Il presunto autore dei furti sarebbe stato identificato e denunciato dai carabinieri.
Dietro a quella decina di colpi ci sarebbe un’unica mano. Il saccheggiatore seriale degli autolavaggi avrebbe un nome, un volto e pure un numero di targa. Ma, nonostante le denunce a suo carico, continuerebbe imperterrito a seminare il terrore tra i titolari delle stazioni di rifornimento e car wash. Un colpo dietro l’altro. Self service fuori uso e cambiamonete completamente distrutti. Bottini magri – un centinaio di euro quando va bene o pochi spiccioli nelle “giornate fiacche” – quelli racimolati durante le incursioni che di contro, costerebbero salate ai titolari delle attività prese di mira. I conti dei danni arrecati alle strutture sarebbero ben più cospicui: qualche migliaio di euro per le riparazioni, mancato incasso per chiusura dell’impianto di autolavaggio e rischio rogne con le assicurazioni.
In tutto, così come riportato anche da La Nazione di Arezzo, i blitz in provincia di Arezzo sarebbero già una decina. Scenari analoghi si sarebbero già verificati anche a Siena, Grosseto e Perugia. Secondo quanto riportato da alcuni testimoni, il modus operandi sarebbe sempre il solito. L’uomo armato di piede di porco si accanirebbe contro i macchinari contenenti monete e gettoni utili per accedere all’autolavaggio. Scene surreali quelle immortalate dalle telecamere di videosorveglianza delle aree rifornimento e che sarebbero già state analizzate dalle forze dell’ordine le quali, come detto, avrebbero già provveduto a rintracciare e denunciare il presunto autore dei furti. Ma nonostante questo non si sarebbe ancora fermato.
Fonte arezzonotizie.it
