Un addetto di un distributore racconta come gli aumenti degli ultimi giorni facciano cambiare le abitudini.
Arezzo, 20 agosto 2023 – Se è vero che da tre giorni il prezzo dei carburanti è rimasto invariato, questo secondo fonti del Ministero delle imprese e del made in Italy, la rabbia tra coloro che usano un mezzo a motore per spostarsi è sempre presente. Da nord a sud Italia poche sono le distinzioni in questo senso, che hanno costretto l’utente medio a frugarsi in tasca più del solito in un periodo dove non si attende altro che partire qualche giorno per le tanto agognate ferie. A fronte di questo vertiginoso aumento della benzina le usanze sono anche cambiate, lo si sta avvertendo benissimo e una testimonianza arriva da un gestore di un distributore Q8 presente nella vallata valdarnese, sulla regionale 69 che collega Montevarchi a San Giovanni, che più di altri proprio per il notevole flusso dei veicoli che circolano in tutto l’arco della giornata ha ben chiaro il polso della situazione: “Qualcuno può pensare, e mi è stato anche fatto presente, che noi gestori non soffriamo questa situazione ma è una bugia bella e buona.
Se costa più all’utente costa più anche alle nostre tasche visto che siamo costretti a sborsare più di quanto solo fino a poche settimane fa avevamo ipotizzato”. Si entra nello specifico riguardo l’effettivo guadagno che può mettere in tasca a ogni litro di benzina che finisce nei serbatoi: “Il nostro guadagno effettivo è di 0,03 centesimi al litro e l’aumento così esponenziale dei prezzi è un danno per tutti perché la gente ne mette meno di benzina e noi, inevitabilmente, vediamo altri incassi nell’arco di un’intera giornata”. Il cambiamento nelle usanze è piuttosto marcato ed evidente, almeno in questo particolare periodo: “La gente è molto più attenta e l’ho notato nelle ultime settimane.
Clienti che, abitualmente, facevano il pieno adesso mettono poche decine di euro. E ancora sono in tanti a essere a casa per le ferie, il problema sarà più presente quando si rientrerà a lavorare”. L’esposizione del prezzo medio non ha avuto chissà quale effetto sul consumatore perché: “Alla fine si paga il valore attuale non quello che potrebbe essere. E alla gente non importa”. E la luce in fondo al tunnel non la si vede, per ora: “Tutti ci chiedono quando finirà ma non abbiamo una risposta, l’aumento del petrolio ha sicuramente influito ma non al punto di far salire i prezzi di 10-15 centesimi rispetto ad alcune settimane fa. E ci rimettiamo tutti così, il fatto che qualche distributore possa mettere meno il carburante di altri fa cambiare magari la forma ma non di certo la sostanza”.
Fonte lanazione.it