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Distributori di benzina nel mirino della Guardia di Finanza: rilevate 12 violazioni

Gli accertamenti a tutela dei consumatori che in questi giorni sono stati protagonisti del controesodo, i controlli proseguiranno anche nei prossimi mesi.

Nel periodo del “controesodo” estivo, i finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno proseguito l’attività di controllo a tutela dei cittadini in materia di trasparenza dei prezzi del carburante anche in ragione della notevole instabilità che ne condiziona la tendenza. A partire dall’inizio del mese di agosto sono stati 15 gli interventi operati nei confronti di impianti attivi sulla rete stradale, 7 dei quali con esito irregolare. Nel dettaglio, sono state contestate 12 violazioni di cui 5 per l’inosservanza degli obblighi di comunicazione al portale “Osservaprezzi carburanti”, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e 7 per l’irregolare esposizione dei prezzi commercializzati. L’attività in corso proseguirà anche nei prossimi mesi in tutta la provincia riminese e sarà finalizzata, in particolare, a verificare il rispetto della normativa vigente.

Gli operatori del settore, infatti, attraverso il periodico aggiornamento del portale “Osservaprezzi carburanti”, sono tenuti a comunicare i prezzi praticati, i quali devono anche essere esposti pubblicamente presso il luogo di esercizio mediante apposita cartellonistica, unitamente all’indicazione del prezzo medio (determinato su base regionale per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale ordinaria e su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale).

Le attività ispettive della specie, poste in essere dalla Guardia di Finanza, sono finalizzate non solo a garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi ma anche il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto e la trasparenza dei prezzi al consumatore, nonché ad acquisire ogni utile elemento volto ad accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza.

Fonte Riminitoday.it

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