NewsRassegna Stampa

Milioni dell’Ue, stazioni green e tempi rapidi: così cambierà il modo di ricaricare l’auto elettrica.

Dando un’occhiata ai dati pubblicati all’inizio di settembre su “Motus-E”, l’associazione italiana nata per favorire la transizione nazionale dei trasporti verso mezzi sostenibili, scopriamo che siamo in 205.000 a viaggiare in elettrico da Nord a Sud del Paese. Dove ricarichiamo le nostre auto per poi ripartire? Nei 45.210 punti di ricarica. Se siamo indietro o avanti rispetto all’Europa? Prima di tutto dovremmo preoccuparci di “unire il Paese”: perché, se calcolassimo le auto elettriche immatricolate nei primi otto mesi dell’anno in corso, al Nord arriveremmo a più di 26mila mezzi, mentre per Sud e isole registreremmo un 4.500. Certo, Germania, Regno Unito e Francia presentano un nuovo parco di macchine elettriche di tutto rispetto (e l’Italia è fanalino di coda, preceduta solo dalla Spagna), ma per fortuna qualcosa sta cambiando: almeno per quanto riguarda il numero delle colonnine di ricarica.

E’ di pochi giorni fa, infatti, la decisione dell’Unione europea di supportare economicamente gli operatori che realizzeranno infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. elettrica. Bruxelles ha raccomandato il finanziamento per oltre 227 milioni di euro agli operatori nazionali, su un totale di 352 milioni di sovvenzioni per la realizzazione di infrastrutture sulla rete transeuropea di trasporto (Ten-T) decise per 26 progetti in 12 Stati membri. Tesla Italy beneficerà della fetta di risorse più grande: 133,8 milioni di euro per realizzare 6.458 punti di ricarica elettrica per veicoli leggeri in 16 Paesi dell’Ue, Italia inclusa. Ad Atlante Srl andranno 49,9 milioni per colonnine di ricarica standard e veloce in Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Italiana Petroli potrà contare su 29,3 milioni di euro dal bilancio Ue per l’installazione di oltre mille stazioni di ricarica per veicoli leggeri e pesanti. Enel X Way beneficerà di 14,8 milioni per il suo progetto di stazioni di ricarica ad alta potenza in Italia e Spagna.

Ben 1.800 nuovi punti di ricarica Atlante

Questo tipo di finanziamento fa parte del meccanismo per le infrastrutture dei combustibili alternativi (Afif), con capitale aggiuntivo da parte di istituzioni finanziarie per aumentare l’impatto degli investimenti. Ma per “Atlante”, la società delGruppo Nhoadedicata alla rete di ricarica rapida e ultra-rapida per veicoli elettrici, i milioni ricevuti saranno ben 70, se si sommano i 20 milioni stanziati dalla Cassa depositi e prestiti francese. Una bella cifra, non c’è dubbio. E serviranno per l’installazione di 1.800 punti di ricarica rapida e ultra-rapida. «Siamo soddisfatti per due motivi: per questa nuove sovvenzioni, naturalmente, ma anche perché la stessa Unione europea ci aveva già sovvenzionati lo scorso anno, con 23 milioni di euro, all’interno del contesto del secondo bando del programma Cef 2 Transport – Alternative Fuel Infrastructure Facility (‘Afif’)», commenta Francesco Lamberti, nominato, alla fine dello scorso anno, Cto di Atlante.

I termini della sfida con Tesla

Dei 1.800 nuovi punti di ricarica elettrica facenti parte del progetto “Atlante4all”,, la parte del leone la farà l’Italia, dove è prevista l’installazione di 153 stazioni, ventotto in più della Francia; a seguire, Spagna e Portogallo, con, rispettivamente, 95 e 35 stazioni. Ma c’è anche un altro aspetto che gratifica particolarmente la società del gruppo Nhoa: «Dei 227 milioni di euro stanziati da Bruxelles per finanziare gli operatori nazionali, noi siamo secondi subito dopo Tesla Italia, a cui sono stati concessi 33,8 milioni di euro per realizzare 6.458 punti di ricarica elettrica per veicoli leggeri in più Paesi europei, inclusa l’Italia. Ma Tesla è presente in ben 16 Paesi, mentre i nostri sono soltanto quattro, e proprio in questi saremo i primi come numero di punti di ricarica», spiega Lamberti.

Pensiline green

Inoltre, fa capolino dalle parti delle ricariche elettriche, anche l’estetica (meglio se accompagnata dalla sostenibilità. «I due hub che stiamo per inaugurare sia a Padova Nord che a Padova Sud, con 80 punti di ricarica, hanno contratti con fornitori di energia elettrica al 100 per cento green», commenta il Cto di Atlante, il quale, ricordando anche l’importanza della scelta dei materiali e l’integrazione tra di essi, sottolinea le nuove pensiline firmate Bertone design all’insegna della sostenibilità: “Son state realizzate con materiali riciclati o totalmente riciclabili, e mediante tecniche di lavoro a basso impatto ambientale”. Ma il programma di Atlante è molto più ambizioso e non finisce qui. L’obiettivo è riuscire a realizzare, entro il 2030, ben 22.000 punti di ricarica.

Fonte corriere.it – Articolo di Peppe Aquaro

Mostra di più

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio