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Controlli ai distributori di Viterbo e Roma, carburanti di scarsa qualità in oltre il 50% dei casi

Controlli di Guardia di finanza e Agenzia dogane e monopoli per il contrasto alle frodi sui prodotti petroliferi.

Violazioni sulla qualità dei carburanti in oltre il 50% dei casi nei quali l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Guardia di finanza sono intervenuti presso il circuito di distribuzione, oltre alla non conformità dei prodotti controllati. Il tutto nelle province di Viterbo e Roma e Viterbo.

L’attività di monitoraggio e presidio del territorio è stata svolta dai militari della finanza con la direzione territoriale dell’Adm per il Lazio e l’Abruzzo, in coordinamento con quelle della Sicilia e della Campania. L’attività è stata condotta nell’ultimo semestre nell’ambito del protocollo d’intesa siglato il 3 aprile, che “ha portato – secondo le parti – a evidenti risultati nel campo del monitoraggio della distribuzione dei prodotti energetici, con particolare riguardo ai controlli su carburanti e oli minerali”.

Per la direzione territoriale per il Lazio e l’Abruzzo “l’attività nel settore dei prodotti energetici conferma le best-practices sviluppate negli anni dall’Agenzia e migliorate nella congiunta operatività con la Guardia di finanza. Una collaborazione posta anzitutto a tutela dei cittadini, destinatari finali nella filiera di distribuzione dei carburanti, e degli operatori di mercato che agiscono secondo legge”.

“I risultati conseguiti – dichiara il direttore territoriale per il Lazio e l’Abruzzo, Davide Miggiano – ci permettono di avere il quadro della situazione nel settore dei prodotti energetici della nostra regione e dimostrano quanto importante sia l’attuazione del protocollo con la Guardia di finanza al fine di operare con maggiore efficienza e rinnovata efficacia sul territorio”.

“Nell’alveo – afferma il generale Pomponi – della proficua collaborazione tra la Guardia di finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, consolidata dall’intesa siglata nel mese di aprile, le irregolarità riscontrate rappresentano una testimonianza concreta dell’efficace azione congiunta di prevenzione e contrasto delle violazioni nei settori delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, a tutela dei cittadini e degli onesti operatori di mercato della regione”.

Fonte viterbotoday.it

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